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Editoriali

Siamo la generazione Amazon

Sin dal suo arrivo in Italia sono stato tra gli utilizzatori di Amazon.it, uno tra i più noti store online che non si limita più solamente a gestire la vendita di prodotti elettronici di consumo ma anche, tra le altre cose, di cibo, gioielli e vestiti.

Mi piace definirmi un membro della “generazione Amazon“, ovvero quel gruppo di persone che preferisce acquistare online piuttosto che nei negozi fisici.

Uno dei motivi principali (si lo ammetto) è la mia pigrizia; preferisco pagare un servizio annuale come Amazon Prime per farmi recapitare a casa i prodotti piuttosto che doverne ricercare uno nei vari centri di Torino senza magari trovarlo al primo colpo.
A tutto questo aggiungerei anche il fattore economico. Indubbiamente, ormai lo sappiamo tutti, Amazon costa quasi sempre di meno; a parte qualche rara eccezione causata da alcune offerte irripetibili, il risparmio è notevole sempre considerando anche il carburante risparmiato.

Spezzerei un’altra lancia a favore dell’azienda americana per l’ottima assistenza post acquisto. Al 99,9% sapete già che potrete riavere i soldi indietro qualora l’articolo non vi piaccia o non soddisfi le vostre esigenze, mentre i vari MediaWorld vi fanno un buono da rispendere direttamente nello stesso negozio (se vi va bene).

Fino ad ora vi ho parlato degli elementi strettamente positivi, ma non è tutto oro quello che luccica.
Amazon ha dei contro poiché distrugge letteralmente la concorrenza. Pensate ora al piccolo alimentare sotto casa vostra, come compete con un colosso che vende a 0,20 un pacco di pasta portato a domicilio (un esempio stupido eh)? Capite benissimo che per quanto sia bello come servizio alla fine ha letteralmente distrutto i piccoli rivenditori di zona.
Oltremodo si perde completamente il contatto con le persone. Si va sempre di più verso quella tendenza che ormai è sempre comune fra i più giovani del periodo, ovvero quella di isolarsi da tutto e tutti e starsene solamente per i fatti propri.

Amo Amazon ed il suo servizio clienti, ma nonostante questo mi metto anche nell’ottica dei piccoli-medi imprenditori che hanno bisogno di sopravvivere ed in un questo modo si vedono costretti a chiudere. Secondo voi, ovviamente non per tutti i prodotti, ma conviene sempre risparmiare quegli euro in favore di una “Buongiorno” in meno?

Valutate bene voi, io purtroppo rientro nella categoria della generazione Amazon e più che mai mi viene scontato confrontare i prezzi di acquisto con lo store online. Tuttavia imparerò ad essere meno digitale ed ad apprezzare di più anche i semplici venditori locali per alcuni prodotti.

Redazione Instanews

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