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Attualità

Cremona, la chiesa attiva il Pos per le offerte dei fedeli

Cremona, la chiesa di Cicognara ha attivato il Pos per le offerte dei fedeli. Non è la prima volta in Italia, ma in tempi di Covid può funzionare

Ai tempi del Covid-19 anche le parrocchie devono inventarsi qualcosa di nuovo e così a Cicognara, in provincia di Cremona, da oggi è attivo il Pos. Un apparecchio praticamente identico a quello di qualsiasi negozio o centro commerciali, che servirà ai fedeli per fare offerte e alla chiesa locale per sopravvivere.

Cremona, in chiesa le offerte con il Pos (Websource)

La novità è stata attivata oggi, 22 novembre, in occasione della ‘Giornata nazionale per il sostentamento al clero’. E il senso lo ha spiegato don Andrea Spreafico con un video postato sul sito della Diocesi di Cremona. In pratica l’iniziativa rispetta le disposizioni anti-Covid che chiedono di toccare il meno possibile le banconote e le monete.

Per questo la chiesa di Cicognara, dedicata a Santa Giulia, si è dotata di un Pos. I fedeli, digitando e inserendo il bancomat o la carta di credito, potranno scegliere a chi destinare il denaro: alla comunità, alle opere di carità oppure direttamente all’Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Un modo anche per evitare che le offerte siano trafugate da malintenzionati, non sarebbe nemmeno la prima volta.

Il funzionamento è semplice: digitando sulla tastiera è possibile scegliere l’importo dell’offerta (da 10 centesimi in su) e poi si avvicina la carta. L’offerta rimane anonima, come sarebbe stato durante la messa o quando accendiamo un cero, con un vantaggio in più. Chi fa la donazione potrà dedurre le somme donate dalla dichiarazione dei redditi. E costi della installazione saranno a carico della Curia di Cremona.

Pos attivo in chiesa, un esperimento che in Italia era già partito nel 2019

Il Pos sbarca anche in chiesa (Pixabay)

In effetti non è nemmeno la prima volta che in una chiedsa italiana compare un apparecchio praticamete identico al classico Pos per i pagamenti con la carta. Nel 2019 infatti ci avevano provato alcune chiede in Romagna e in Veneto. Successivamente una cosa simile era anche avvenuta nel Duomo di Torino, quello che custodisce la Sacra Sindone.

Dai primi di agosto del 2019 a Torino i fedeli hanno potuto fare donazioni anche con Bancomat, Mastercard e Visa. In quel caso però la scelòta non era dovuta al Covid, ancora non scoppiato. Piuttosto la scelta del parroco era stata ddettata dal fatto che nel Duomo di Torino arrivano molti fedeli stranieri  e turisti. In realtà però nei primi due mesi di sperimentaizone erano arrivate offerte ‘solo’ per 300 euro.

Federico Danesi

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