Crisi di governo, Mattarella: “Serve una verifica dell’attuale maggioranza”

Crisi di governo, alla fine delle consultazioni il presidente Mattarella ha deciso: incarico esplorativo a Roberto Fico per una verifica della maggioranza

Dopo tre giorni di colloqui terminati nel pomeriggio di oggi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso una decisione: “Emersa la prospettiva di una maggioranza composta a partire dai gruppo che sostenevano il governo precedente, ma va verificata nella sua praticabilità”. Quindo alle 19.30 vedrà il presidente della Camera, Roberto Fico, per conferirgli un incarico esplorativo. Avrà tre giorni, fino a martedì 2 febbraio, per riferire l’esito delle consultazioni.

Una decisione arrivata alla fine di una giornata intensa, conclusa dalle visite della, delegazione 5 Stelle e di quella del Centrodestra. In Pentastellati sono chiari, avanti con Conte e soltanto con lui, insieme al Pd e a chi ci vuole stare. Lo ha ribadito uscendo dal colloquio il capo politico del MoVimento, Vito Crimi.

“Il M5s appoggia l’attuale maggioranza, ma con un patto di legislatura e l’unica persona in grado di presiedere questo governo è Conte”. Una posizione che però rischia di provocare una profonda spaccatura con l’ala guidata da Alessandro Di Battista. Su Facebook ha ribadito che lui su Matteo Renzi e Italia Viva non ha cambiato idea. Quindi se l’idea è quella di riprendere i rapporti con lui “arrivederci e grazie”.

Crisi di governo, la posizione del centrodestra: elezioni e e un governo coeso

Delegazione del centrodestra compatta al Quirinale, colloquio di 40 minuti e alla fine ha parlato Matteo Salvini: “Abbiamo riproposto al Presidente la richiesta di elezioni. Un governo con programma coeso e maggioranza solida. Ma anche la piena disponibilità a collaborare su provvedimenti utili a italiani. Diciamo però no all’appoggio di questa maggioranza”.

La richiesta è quella di sciogliere le camere e andare ed elezioni entro l’estate. Sarebbe l’unica via secondo Salvini e chi lo appoggia per avere un governo con un programma comune, condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte.