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Sport

Superlega europea, Agnelli parla da vicepresidente: “Come funziona la competizione”

Attraverso un comunicato, i 12 club che hanno formato la Superlega europea spiegano come funzionerà. Andrea Agnelli sarà il vicepresidente

Adesso è ufficiale. Attraverso un comunicato, i presidenti di dodici club europei hanno annunciato la nascita della Superlega europea. Si tratta di una competizione che partirà nei prossimi anni e che vedrà protagoniste soltanto alcune delle migliori squadre di calcio d’Europa. Andrea Agnelli, presidente della Juventus, sarà il vicepresidente di questa nuova lega.

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I club italiani che parteciperanno alla Superlega sono tre: Juventus, Inter e Milan. È un cambiamento epocale, che non tutti accetteranno o capiranno, ma che potrebbe trasformare il calcio europeo in una sorta di Nba. Andrea Agnelli ha espresso la sua opinione sulla Superlega attraverso un comunicato. Vediamo nel dettaglio cosa ha detto il presidente della Juventus.

Agnelli: “La Superlega è una trasformazione per il calcio europeo”

Agnelli ha espresso la sua posizione sul tema: “I 12 club fondatori della Superlega hanno una fanbase di oltre un miliardo di persone in tutto il mondo. Queste squadre hanno un palmares di 99 trofei a livello continentale”. Il presidente della Juventus ha sottolineato quanto l’attuale momento sia critico. Per questo motivo era necessaria una riforma strutturale delle competizioni europee.


“Con la Superlega vogliamo trasformare il calcio europeo”; ha aggiunto Agnelli, che ha proseguito entrando anche nei dettagli: “Stiamo cercando di proporre un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato”. Il presidente della Juventus si è soffermato anche su quella che (forse) è ancora la parte più importante di questo gioco: i tifosi.

“Crediamo di riuscire a garantire ai tifosi un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio. Contemporaneamente, però, forniremo un esempio positivo e coinvolgente”. Andrea Agnelli sarà il vicepresidente della Superlega e per questo ha rassegnato le dimissioni da presidente dell’ECA (European Club Association). Ovviamente, anche la Juventus è uscita dall’ECA e lo faranno anche le altre 11 squadre partecipanti alla Superlega.

Superlega: quali sono i 12 club fondatori

I club che hanno annunciato la nascita della Superlega sono dodici. Si tratta di club considerati fondatori; per questo avranno delle agevolazioni che vedremo in seguito. Ci sono tre squadre italiane, sei squadre inglesi e tre squadre spagnole. La competizione vedrà la partecipazione di venti squadre e i club fondatori dovrebbero salire presto a quindici. Ecco l’elenco degli attuali 12 club fondatori:

  • AC Milan
  • Arsenal
  • Atletico Madrid
  • Chelsea
  • FC Barcelona
  • FC Internazionale Milano
  • Juventus FC
  • Liverpool FC
  • Manchester City
  • Manchester United
  • Real Madrid
  • Tottenham Hotspur

I quindici club fondatori avranno accesso automatico alla competizione. Le altre cinque squadre, invece, dovranno qualificarsi o saranno selezionate in base ai risultati ottenuti nella stagione precedente. I club continueranno a competere nei loro campionati nazionali e giocheranno partite infrasettimanali di Superlega. Il torneo inizierà nel mese di agosto e le squadre saranno suddivise in due gironi da dieci componenti l’uno.


Tutte le squadre giocheranno partite di andata e ritorno contro le altre componenti del proprio girone. Le prime tre classificate dei due gruppi accederanno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e le quinte si affronteranno in sfide di andata e ritorno per stabilire quali saranno le altre due partecipanti alla fase ad eliminazione diretta. Quest’ultima fase può essere definita anche playoff, un termine ormai utilizzato anche nel calcio.

I playoff vedranno le otto squadre affrontarsi in sfide andata e ritorno. La finale sarà giocata, invece, con una partita secca. La sede della finale, esattamente come succede adesso per la Champions League, sarà stabilita prima dell’inizio della stagione agonistica. Per il momento è prevista soltanto la competizione maschile. È molto probabile che i club si organizzeranno per dar vita anche alla versione femminile del torneo.

Come funziona la spartizione dei proventi economici

La Superlega nasce fondamentalmente perché i club più importanti d’Europa non vogliono più concedere alla Uefa grosse percentuali di introiti economici. Oggi tutto il sistema di spartizione dei proventi è organizzato dalla Uefa. Con la Superlega, invece, i dodici club fondatori puntano ad incassare molti più soldi. La crescita economica sarà significativa e sono previsti anche contributi di solidarietà senza tetto massimo.


Più la lega fatturerà, più i club guadagneranno e più i contributi di solidarietà saranno elevati. Al momento, è previsto che questi contributi arrivino a superare i 10 miliardi di euro nel corso del periodo iniziale di impegno dei club. Tutti i club fondatori aderiranno ad un quadro di spesa. Questo renderà la Superlega sostenibile dal punto di vista economico ed impedirà il fallimento delle società.

I club fondatori, in cambio del loro impegno, saranno lautamente risarciti. Il contributo una tantum previsto per questi club ammonta a circa 3,5 miliardi di euro. Queste cifre dovranno supportare i piani di investimento in infrastrutture e, soprattutto, dovranno bilanciare l’impatto negativo del Covid-19 sui loro fatturati.

Fifa e Uefa contro la nascita della Superlega: il comunicato ufficiale

La FIFA si è immediatamente scagliata contro la nascita della Superlega. Lo ha fatto attraverso un comunicato ufficiale: “La FIFA può solo esprimere disapprovazione per un campionato a sistema chiuso europeo fuori dalle strutture calcistiche internazionali e non rispettando i suddetti principi”. Poche ore prima, anche la Uefa si era espressa contraria alla nascita di questo nuovo torneo, che, di fatto, andrebbe ad indebolire le attuali competizioni europee.

Insieme alla Uefa, anche le federazioni di alcuni paesi hanno bocciato la Superlega. Si tratta delle federazioni nazionali di Portogallo, Inghilterra, Francia, Italia e Spagna. UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A e FIFA hanno definito “cinico” questo nuovo progetto, poiché si fonda solo ed esclusivamente su valori economici e non sulla passione.

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“Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che nasca questa nuova competizione”, si legge in un comunicato. E ancora: “Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi, non può essere altrimenti”. La FIFA e le altre sei federazioni elencate intendono vietare ai club della Superlega di disputare qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale.

Pare che i calciatori che andranno a giocare per i club della Superlega non potranno giocare in nazionale. Ricordiamo che nel 2022 è previsto il Mondiale in Qatar. Nel comunicato si legge anche il ringraziamento ai club francesi e tedeschi per non aver partecipato alla Superlega. Il riferimento è palesemente a Bayern Monaco, Paris Saint-Germain e Borussia Dortmund. La partecipazione di questi tre club alla Superlega, però, potrebbe essere annunciata in un secondo momento.

Salvatore Marsiglia

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