TIM: 15 mesi di lavoro e 30 milioni di buonuscita

“Nulla di scandaloso, ho la coscienza pulita”. Questo è stato il commento di Flavio Cattaneo dopo aver lasciato TIM ed il suo ruolo di amministratore delegato della società.

Ovviamente in Rete, il giudice popolare di ogni vicissitudine, è impazzato il caos per via della sua ricca buonuscita da ben 30 milioni di euro che se divisi per i 15 mesi in cui ha ricoperto danno vita ad una cifra ancora più astronomica.

La società si difende dicendo che tutti i membri del CdA erano a conoscenza delle clausole del suo contratto e del suo netto salariale. Il manager invece risponde dicendo essere bravi paga e per chi come lui è riuscito a portare l’Ebitda da 3,7 miliardi del 2016 a sopra i 4 miliardi attesi per il 2017.

In Italia ci stupiamo ancora di queste cifre record quando in realtà rappresentano la normale retribuzione di un top manager di questo livello. L’Italia vive un periodo di crisi e qui come sempre si punta il dito contro delle società private che mirano solo ad ottenere sempre i migliori risultati finanziari contro i loro concorrenti.

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