TIM non tutto è oro quello che luccica

logo_timOperatore di bandiera, almeno fino a qualche mese fa. Operatore su cui fare affidamento sempre. Operatore che arriva anche nelle nostre case con l’infrastruttura per il collegamento ADSL. Operatore che per primo ha portato il 4G in Italia. Operatore che ahimè ha perso qualche pezzo.

Dopo questa premessa lunga e forse insignificante, vi volevo parlare della mia esperienza con TIM, l’operatore che tutti noi sicuramente conosceremo, chi per un modo, chi per un altro.

Da qualche settimana ormai sono passato con questo operatore provenendo da H3G con cui, salvo qualche sporadica cavolata, non ho mai avuto nessun tipo di problema grave.

In vacanza pensavo di essere ben coperto, caspita mi porto una SIM della TIM che prende praticamente ovunque, vuoi che non funzioni? Ecco appunto, sarà perchè le celle erano affollate o sarà per qualsiasi motivo, insomma a Rimini io non dico di non essere stato in grado di navigare con lo smartphone, ma qualche pausa di riflessione piuttosto lenta se la prendeva tanto da dover stimolare, passatemi il termine, la riconnessione con lo spegnimento del segnale dei dati mobili.

Tornando in città, a Torino per la precisione, pensavo che i problemi sarebbero bene o male scomparsi, ma passati due giorni fra il centro e quasi una settimana in casa, ho riscontrato le stesse identiche problematiche.

Oltre questo il 4G pare funzionare in maniera random e, nonostante il 4G+ preso nelle zone centralissime di Torino, le velocità di punta non sono mai state di spicco, nè tanto meno paragonabili a quelle di Vodafone.

In conclusione non dico assolutamente di essere pentito di esser passato a TIM, anzi per quello che pago ho fin troppe cose, ma allo stesso tempo che forse l’operatore ha perso quell’alone divino che nel corso degli anni si era conquistato.

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