Samsung Galaxy Book: bello, ma non serviva il cambio nome

Insieme al Galaxy Tab S3, Samsung nella giornata di ieri ha presentato anche i nuovi Galaxy Book, due tablet con Windows 10 a bordo ed una tastiera dedicata. Per chi se lo ricordasse, viene ripreso il concetto del Galaxy TabPro S dello scorso anno che, purtroppo, vendette veramente pochissimo. Samsung ha deciso di cambiare nuovamente il nome, dando poca continuità all’evoluzione, e di offrire ancora una volta un prodotto alternativo al Surface di Microsoft e che potesse entrare in competizione con i vari Asus, Huawei e via dicendo.

Testato il prodotto subito dopo la presentazione, la sensazione in mano è stata quella di avere il prodotto visto lo scorso anno. Gli elementi ripresi sono molti ma non al punto tale da giustificare un cambio di nome, a mio parere. Abbiamo due differenti modelli che variano per la dimensione del display in primis ed alcuni elementi sotto la scocca. Sicuramente la parte più interessante è quella delle nuove CPU Intel Kaby Lake ed il sistema di raffreddamento che, nelle versioni dotate di ventole, dovrebbe garantire un rumore pressoché nullo nonostante le stesse.

Il Samsung Galaxy Book 10 monta un pannello TFT da 10,6 con risoluzione Full HD (1920 x 1080 pixel), un processore Intel Core m3 da 2.6 GHz, 4 GB di RAM con 64/128 GB di storage (espandibili tramite micro SD), una porta USB Type-C su standard USB 3.1, moduli Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac 2×2 MIMO e Bluetooth 4.1 LE.
Samsung Galaxy Book 12, questa volta nella forma dotato di un display Super AMOLED con risoluzione Full HD da 2160 x 1440 pixel, monta un Core i5 da 3.1 GHz, coadiuvato da 4/8 GB di RAM e 128/256 GB di storage interno sempre espandibile tramite micro SD.

I prezzi presumibilmente saranno alti, come gli anni passati, ma attendiamo conferma anche per conoscerne la disponibilità.

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