Recensione: Sony Xperia X

Al Mobile World Congress di Barcellona mi sono portato il Sony Xperia X come terminale da ripresa, cercando di metterlo sotto stress praticamente in tutte le situazioni e sfruttando a pieno la sua ottima fotocamera.

Confezione:

Purtroppo non ci è stata fornita una confezione dotata di tutti gli accessori di serie che dovrebbero comunque essere: un cavo microusb, un adattatore da parete ed infine gli auricolari standard.

Design e dimensione:

Sony dal punto di vista dimensionale per me ha fatto centro. Spessore di circa 8 millimetri, un peso di 153 grammi ed un profilo in plastica ben arrotondato che permette allo smartphone di essere ben impugnato. Le cornici potevano essere inferiori in tutto e per tutto, però ormai sembra uno stile di Sony e non possiamo fare altrimenti. In mano lo smartphone si tiene veramente bene tanto che non ho mai riscontrato alcun problema nell’utilizzarlo in questi giorni.
Parlando invece del design devo dire che a me piace e piace veramente tanto. In mano lo trovo veramente gradevole e la gente lo ha anche apprezzato per le sue linee pulite ed essenziali. Ottima anche la leggera curvatura sul display anteriore che permette al dito di scorrere senza problemi e di non puntarsi su alcuni bordi.

Hardware:

Lo SnapDragon 650 è il cuore di questo dispositivo che nel complesso, insieme ai 3GB di RAM ed ai 32 di memoria interna espandibili, riesce a farlo girare senza il minimo impuntamento. In questi giorni di uso non mi ha mai dato alcun problema da questo punto di vista anche grazie ad un fantastico lavoro di ottimizzazione del software.
Il display è un pannello da 5 pollici fullHD che è tra i migliori che io abbia mai provato. Ben tarato, giusti i colori ed una luminosità sempre adeguata. Siamo ben sopra tanti pannelli anche più risoluti e direi anche finalmente visto il lavoro di Sony anche in campo televisivo.
Completano la dotazione hardware il Wifi N ed il Bluetooth 4.0 che funzionano molto bene così come è anche discreta la ricezione, non ai livelli di P9 e P9 Plus purtroppo.

Software:

Sony da tempo lavora tanto sotto la scocca del software lasciando molto invariata l’esperienza rispetto a quella offerta da Android Stock. Siamo alla versione 7.0 del sistema di Google con una piccolo personalizzazione nei menù e nel launcher che lo rende sicuramente interessante. Sono presenti anche alcune applicazioni della stessa azienda nipponica, nulla di espansivo o fastidioso ma anzi qualcosa di veramente utile come ad esempio la sua galleria fotografica o tutti gli applicativi utili a collegarsi agli altri prodotti dell’ecosistema di Sony.

Fotocamera:

Nel posteriore abbiamo un sensore Exmor da 23 megapixel che mi ha dato tante soddisfazioni. Sony deve ancora lavorare molto sull’algoritmo di gestione automatica delle foto, ma in manuale vengono fuori tutte le potenzialità di queste lenti. Buona la camera anteriore da 8 megapixel, però come sempre mi trovo in difficoltà nel giudicarle perchè le uso veramente poco.

Autonomia:

Buona, ma considerando i suoi 2602 mAh è sicuramente un ottimo risultato quello che si può ottenere. Circa 12-13 ore di utilizzo con un display attivo per circa 3.30-4 ore. Si poteva fare meglio sicuramente però non è andata così male come mi aspettavo.

Videorecensione:

Conclusioni:

Ad oggi mi sento di dire che è uno smartphone interessante a 300 euro, mentre lo avessi dovuto analizzare al lancio, a 650 euro, avrei detto assolutamente no. Purtroppo paghiamo anche la scheda tecnica di un telefono e questo non vale quanto un top di gamma dello scorso anno, ma siamo un piano sotto. A 300 è un terminale valido, diverso, non il classico cinese e con un display ed una fotocamera che in questa fascia nessuno ha.
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