Il G7 a Torino ha creato più caos che altro

In questi giorni a Torino c’è stato il G7 che ha creato non pochi problemi nella città piuttosto che reali vantaggi.

Sono un torinese ed ho vissuto in prima persona i fattacci di piazza San Carlo lo scorso giugno a Torino durante la finale di Champions League.

Tuttavia devo dire che la città, dopo quell’orrenda serata in cui nessuno ha ancora pagato, ha preso delle misure inconsuete per il G7 che si è tenuto in questi giorni in varie zone della stessa anche inseguito ai vari scontri avuti contro la omdivda nei mesi passati.

Reti Wi-Fi disabilitate, controlli a campione senza reali motivi e, soprattutto, tanti scontri la sera con una situazione di guerriglia urbana che purtroppo si è dimostrata ancora una volta presente nella nostra bella città.

Ok se non ci sono i controlli ci lamentiamo, se ce ne sono troppi idem e non siamo mai contenti. In realtà basta saper non esagerare e non come fatto durante la festa per San Giovanni del 24 giugno scorso. Tuttavia le mezze misure parrebbero non essere una cosa intrinseca a questa amministrazione cittadina che preferisce altre azioni (e conseguenze) piuttosto che il buonsenso.

Scontri continui con dei barbari, passatemi il termine, che hanno causato disagi, caos ed altro in città nelle serate clou della movida e di libertà dopo una settimana di lavoro lunga ed estenuante visti i vari blocchi del traffico e disagi vari.

Per me, da torinese, questo G7 non ha portato gente e mostrato la bellezza di Torino, ma ha causato solo un enorme serie di svantaggi e disagi incredibili.

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