Covid, Spadafora annuncia nuovo protocollo: “Campionato a rischio”

Il Ministro dello Sport Spadafora non è sicuro che il campionato di Serie A possa terminare. E annuncia un nuovo protocollo

Non è un anno facile per Vincenzo Spadafora. Il Ministro dello Sport infatti deve fare i conti con la tutela della salute ma anche cercare in tutti i modi di garantire continuità agli eventi sportivi.

In questi ultimi giorni hanno fatto rumore le dichiarazioni di Conte su piscine e palestre. Il Premier, illustrando il nuovo DPCM, ha dato una settimana di tempo agli impianti per mettersi a norma con le nuove disposizioni, altrimenti procederà alla chiusura.

Spadafora è al lavoro in queste ore su un nuovo protocollo che prevedrà regole più rigide come ad esempio maggiore distanziamento e anche utilizzo della mascherina per determinate attività.

I nuovi provvedimenti saranno pubblicati venerdì e avranno come obiettivo quello di far proseguire le attività sportive garantendo totalmente la salute.

Spadafora: “Il protocollo funziona, ma non tutti lo rispettano”

Covid, Spadafora annuncia nuovo protocollo: "Campionato a rischio"
Juve Napoli

C’è ovviamente preoccupazione anche per il campionato di calcio: milioni di tifosi sono in ansia, i club fanno registrare nuovi positivi ormai tutti i giorni. Senza contare tutte le ripercussioni economiche in caso di un nuovo stop alla Serie A.

“Se il campionato ce la può fare? Sì, ma se si arrivi fino in fondo non lo so. È una situazione particolare, di questo deve essere consapevole la Lega di A e pensare a un piano B e a un piano C“, afferma Spadafora.

Per il Ministro il problema non è tanto la rigidità del protocollo, ma il fatto che alcuni giocatori non l’abbiano rispettato. “Certi campioni si sentono al di sopra di tutto. Gente così dovrebbe lanciare messaggi che invitino al rispetto delle regole”, chiaro il riferimento a Ronaldo, che aveva violato il protocollo per giocare con il Portogallo e successivamente rientrato in Italia positivo al Covid.

La chiosa è sula vicenda Juve-Napoli: “Rispetto la decisione del giudice e comunque sono in atto ricorsi e vedremo come finirà. Il protocollo come dicevo esiste e funziona, non possiamo modificarlo all’occorrenza per la Juve o per il Napoli”

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