Dopo la notte di follia venerdì scorso a Napoli, la violenza l’ha fatta da protagonista nel resto d’Italia. Scontri a Roma, Milano e Torino
Esattamente come era già successo a Napoli venerdì scorso, anche a Torino i commercianti si erano messi d’accordo per protestare davanti al palazzo della regione.
Anche stavolta però ci sono state infiltrazioni esterne che nulla hanno a che vedere con i lavoratori.
Gli appelli a non lanciare oggetti contro la polizia sono caduti nel vuoto e la situazione è degenerata in pochi minuti.
Il centro di Torino si è trasformato in un teatro di guerra. Cassonetti distrutti e dati alle fiamme, lancio di lacrimogeni, vetrine saccheggiate.
Questo è lo scenario che la polizia ha dovuto affrontare ieri sera nel capoluogo piemontese.
Il bilancio è di due feriti, nove fermati, compresi due esponenti della tifoseria juventina, e decine di migliaia di euro di danni.
Protesta violenta a Torino, la ricostruzione dei fatti
Secondo quanto ricostruito dall’edizione online della redazione torinese del Corriere della Sera, tutto è cominciato quando nella manifestazione si sono infiltrati alcuni anarchici.
Quattro gruppi di manifestanti hanno attaccato la polizia in Piazza Castello. Tra di loro ultras di Juventus e Torino, molti giovani e alcuni stranieri.
Diverse vetrine di Via Roma sono state distrutte, nelle strade dello shopping c’è stata la corsa al saccheggio.
Colpiti soprattutto negozi di informatica e la boutique di Gucci, presa letteralmente d’assalto.
Saccheggiati anche negozi Geox, Apple, bar, ristoranti e alcuni locali storici del centro di Torino.
Spaccare le vetrine di Gucci per rubare qualcosa mi sembra un bel modo di protestare e di far valere i propri diritti di cittadino. Ma sta proprio lì il problema, chi protesta in questo modo non è un cittadino Italiano ma è solo un coglione! #ItaliaSiRibella
— Francesco Facchinetti (@frafacchinetti) October 26, 2020
Decine di monopattini distrutti, prese d’assalto anche le auto dei residenti. Aggredito un fotografo, colpito da un sanpietrino. Aggrediti anche alcuni giornalisti.
I testimoni raccontano che tanti commercianti si sono defilati dalla manifestazione quando sono iniziati gli scontri.
Fulvio Castellaro, titolare della catena Skassapanza ha commentato in questo modo i fatti di ieri: “Noi non volevamo violenza, la nostra era una manifestazione pacifica”.
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Violenza per le strade di Torino, il web ha risposto così
I fatti di Torino, esattamente come quelli di Milano e Roma, non sono passati inosservati. Ecco le reazioni degli utenti Twitter:
#ItaliaSiRibella questa gente fa schifo. Io mi vergogno per loro. pic.twitter.com/abKU3SURwr
— 🐅 (@satellitevero) October 26, 2020
regole può non piacere, arbitro può sbagliare, ma giocatore che devasta spogliatoio di stadio o è teppista o è bambino capriccioso
— Vujadln Boskov (@VujaBoskov) October 27, 2020
#ItaliaSiRibella 🤔
Questi sarebbero i pacifici cittadini in difficoltà economiche
Vetrine infrante,bombe carta e guerriglia urbana
Con i cittadini impauriti in casa
Non basta la paura del Covid
Devono avere anche la sorpresa di trovare l'automobile distrutta
Complimenti!!! pic.twitter.com/uQNaa5ts5u— Massimo (@Misurelli77) October 26, 2020
Direi che saccheggiare vetrine e distruggere i centri delle città è il modo giusto per aiutare i commercianti e i ristoratori #ItaliaSiRibella
— Luca Chierici (@LucaChierici) October 27, 2020
https://twitter.com/OzzytheD0g/status/1320879905056477184
https://twitter.com/mircoroncoli_of/status/1320896165341257732
Dopotutto non fa una piega: se domani mi chiudono il lavoro per Covid la prima cosa che faccio è cappuccio e spranga e andare a sfasciare le scrivanie dei miei colleghi.#ItaliaSiRibella
— Rocco CasaIínho (@CoccoRasaIino) October 27, 2020
Non hanno pane dicono,
ma si comprano le bombe carta#ItaliaSiRibella— T.W.I.T.T.E.R. X+X²+Y²=49 profilo parodia (@salvinimi) October 26, 2020
Manifestare aggredendo le forze dell'ordine, distruggendo vetrine e saccheggiando negozi non risolverà nulla. Giusta la protesta dei lavoratori, ma non in queste condizioni #ItaliaSiRibella
— Thomas Guerini (@Guerini_Thomas) October 27, 2020
Spaccare le vetrine dei negozianti e rubare la merce per ribellarsi contro la chiusura dei negozi, è come aprire un ristorante stellato per combattere la fame nel Mondo.#COVIDIOT#COVIDIOTS#ItaliaSiRibella
— Lucillola (@LucillaMasini) October 26, 2020
https://twitter.com/tweetnewsit/status/1320867143311937537
https://twitter.com/bloovline/status/1320974858839359490
Dunque se chiudono la Serie A vedremmo i panchinari girare con molotov, bastoni e cappucci per devastare le case dei titolari.
Non fa una piega o no, mr. @VujaBoskov? #ItaliaSiRibella
— Rocco CasaIínho (@CoccoRasaIino) October 27, 2020
Questo è protestare,con la propria presenza, con la propria voce! #Torino pic.twitter.com/4CXHaqQQN1
— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) October 26, 2020
Qui siamo a Torino, ma sta succedendo in molte piazze.
È molto più importante far capire alla gente che questi sono TEPPISTI,non persone e lavoratori che avevano intenzioni di protesta contro un governo che sta mettendo allo stremo delle forze le persone e le famiglie italiane. pic.twitter.com/8MZ6B7UmB7— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) October 26, 2020
Ed anche in queste immagini, non sarà fatto nulla dal governo per questi teppisti. pic.twitter.com/FWsE7y2Muj
— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) October 26, 2020