E’ diventato un vero e proprio mistero il caso della Lazio. Un laboratorio irpino ha evidenziato la negatività dei giocatori positivi
E’ un mistero ciò che sta accadendo in queste ore alla Lazio. La questione riguarda la positività di tre calciatori biancocelesti.
Si tratta di Ciro Immobile, Lucas Leiva e Thomas Strakosha.
I tre calciatori erano risultati positivi la scorsa settimana. Per questo sembrava dovessero saltare la trasferta con il Torino di domenica scorsa.
In questo momento cosi complicato per il calcio professionistico ciò che serve davvero sono regole chiare, trasparenza e responsabilità. Non sono un medico e non mi addentro in sentieri insidiosi parlando di tamponi e risultati. Mi auguro che la #Lazio non abbia commesso errori.
— riccardo cucchi (@CucchiRiccardo) November 7, 2020
Così non è stato. Il portiere albanese è rimasto in panchina per tutta la partita, mentre Leiva ed Immobile sono subentrati nel secondo tempo.
Ciro Immobile ha anche segnato il goal del momentaneo 3-3. La Lazio ha poi vinto 4-3, segnando nei minuti di recupero la rete del decisivo vantaggio.
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Caso Lazio, il mistero dei tre giocatori positivi. Quali sono i fatti
Alla vigilia di Torino-Lazio tre calciatori della Lazio sono risultati positivi al Covid-19.
Si trattava di Lucas Leiva, Thomas Strakosha e Ciro Immobile.
Sembrava che i tre dovessero saltare la trasferta in Piemonte e invece sono stati regolarmente convocati.
Perché? La Lazio ha effettuato altri test in un laboratorio in Irpinia e i tre calciatori sono risultati negativi.
📋 Sono 2️⃣4️⃣ i calciatori biancocelesti convocati da mister Inzaghi per #TorinoLazio!#CMonEagles 🦅 pic.twitter.com/fz0g5QWu1Q
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) November 1, 2020
Il risultato di questo nuovo test ha permesso a Simone Inzaghi di avere a disposizione i suoi tre calciatori.
Cosa che però non è stata possibile fare in Champions, perché la Uefa ha dei protocolli diversi.
Non riconoscendo il test effettuato ad Avellino, la Uefa non ha permesso ai tre calciatori di partecipare alla trasferta in Russia contro lo Zenit.
Siamo al Saint Petersburg Stadium! pic.twitter.com/lVIOMwXfGf
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) November 4, 2020
La Lazio ha pareggiato 1-1 con un goal nel finale di Felipe Caicedo, che ha giocato al posto di Immobile.
Ora che alcuni articoli de La Gazzetta dello Sport hanno fatto emergere come sono andati i fatti, è in corso una polemica.
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Caos Lazio, parla il titolare del laboratorio irpino: “Fatto il nostro dovere”
Il laboratorio di Avellino che ha fatto i test ai tre calciatori laziali si chiama Futura Diagnostica.
Il titolare è Walter Taccone, ex patron dell’Avellino Calcio. Suo figlio, presidente del CdA, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Messaggero.
Massimiliano Taccone ha spiegato la differenza tra il test fatto ad Avellino e quello eseguito a Roma.
Si tratta dell’analisi di tre geni e non due, come si fa di solito: “Abbiamo segnalato i risultati, come previsto”.
E ancora: “Il gene della famiglia coronavirus che abbiamo trovato non infetta e noi abbiamo specificato la positività a chi di dovere”.
Taccone ha aggiunto che non è compito suo decidere se un calciatore debba giocare o no, ma ha dichiarato che alla Lazio non sono sprovveduti.
Infine ha detto che in precedenza era già avvenuto qualcosa di simile, ma senza lo stesso eco mediatico.
“La Uefa aveva effettuato nuovamente il test e confermato il nostro risultato”.
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Mistero Lazio: positivi che diventano negativi. Le reazioni del web
Negli ultimi giorni si è discusso molto sulla vicenda che ha visto coinvolta la Lazio.
Alcuni calciatori inizialmente positivi si sono invece rivelati negativi dopo un test effettuato ad Avellino.
I calciatori hanno partecipato regolarmente alla trasferta di Serie A di Torino di domenica scorsa. Non hanno invece potuto giocare in Champions contro lo Zenit San Pietroburgo.
🔥 Mezzogiorno (e mezzo) di fuoco#LazioJuve #CMonEagles 🦅 pic.twitter.com/b8P0dNeepB
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) November 7, 2020
La Lazio sarà impegnata domani all’Olimpico di Roma contro la Juventus nell’anticipo di mezzogiorno.
I tifosi – e non solo – si sono occupati molto di questa questione sui vari social network.
Ecco le reazioni degli iscritti a Twitter:
Domanda. Con tutti i laboratori COVID a Roma e provincia, come mai Lotito ha sentito il bisogno di andare fino ad Avellino (250 km ndr), proprio in quel laboratorio, di proprietà del figlio del famoso Walter Taccone?
— Ossi (@OssimoroJu29ro) November 7, 2020
A #Formello sono arrivati i risultati dei tamponi, svolti dal laboratorio di Avellino, evidenziando la negatività dei calciatori biancocelesti al Covid-19.
— Enrico De Lellis (@Enrico1306) November 6, 2020
I tamponi eseguiti alla futura diagnostica di Avellino pic.twitter.com/YwDsbbxz6F
— Serena (@tottimitico) November 7, 2020
Ma perchè con 8mila laboratori di analisi a Roma e dintorni, la Lazio è andata a fare i tamponi ad AVELLINO?
🤔— Michele Fusco (@mike_fusco) November 6, 2020
#boicottaCairo
Laziale vatte a fa il tampone ad Avellino😂😂🤡🤡 pic.twitter.com/OgfYuIY4Tk— Tony Meraviglião (@tavernellopapi) November 6, 2020
Positivi ai test rapidi effettuati a Roma (dopo quelli dell'Uefa), vista la negatività ai test di Avellino, secondo #SkySport, #Strakosha, #Leiva e #Immobile vengono considerati dal club di Lotito disponibili per #LazioJuve. Saranno schierati in campo
— Mirko Nicolino (@mirkonicolino) November 6, 2020
https://twitter.com/CampiMinati/status/1324983843250638848
https://twitter.com/Hortomuso/status/1324986740520742912
Il responsabile medico della Lazio Ivo Pulcini: "Per me l’asintomatico non è malato. Se non hai sintomi e magari sei anche un atleta ti faccio il controllo e ti mando a giocare".
Questo qui secondo me sarebbe da radiare dall'ordine dei medici.
— 𝕲𝕴𝖀𝕾𝕰𝕻𝕻𝕰 (@JPeppp) November 6, 2020
Silenzio assordante del Ministro Spadafora sul caso tamponi nella Lazio
— VinceJFC (@VinceJfc) November 6, 2020
Comunque lo stordimento dovuto al combinato disposto di #Election2020 #lockdown e alla tristezza per la scomparsa di #Proietti mi ha indotto a sottovalutare la vera notizia di questi giorni: la scoperta (da Nobel) del terzo "gene" N rilevato dai tamponi anti-covid della Lazio
— Marco Bellinazzo (@MarcoBellinazzo) November 5, 2020
In questo momento cosi complicato per il calcio professionistico ciò che serve davvero sono regole chiare, trasparenza e responsabilità. Non sono un medico e non mi addentro in sentieri insidiosi parlando di tamponi e risultati. Mi auguro che la #Lazio non abbia commesso errori.
— riccardo cucchi (@CucchiRiccardo) November 7, 2020