Spaccio: 4 arresti a San Vittore di cui una infermiera corriere

Una storia sconvolgente quella emersa dalle indagini a San Vittore. Accuse e arresti per spaccio. C’è anche una infermiera nel mirino.

Per un giro di spaccio a San Vittore sono state arrestate 4 persone e per una è stato disposto invece l’obbligo di dimora.

L’ordinanza è stata eseguita oggi dal nucleo investigativo centrale (NIC) della polizia penitenziaria.

Una storia che ha dell’incredibile, ma che è accaduta davvero.

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Secondo quanto emerso dalle prime indagini, per la Procura, il rifornimento di hashish e piccoli quantitativi di cocaina che è avvenuto dentro il carcere milanese sarebbe stata opera di una infermiera in servizio nell’istituto.

Il tutto è accaduto nel corso dei mesi scorsi, in piena pandemia.

La donna è stata arrestata in flagranza di reato qualche giorno fa.

 

La ricostruzione delle indagini che hanno portato all’arresto per spaccio

Secondo quanto ricostruito, in cambio di soldi, l’infermiera avrebbe consegnato un microcellulare e un I-Phone a due detenuti.

Questi ultimi, di notte, utilizzando i cellulari consegnati dall’infermiera chiamavano i loro referenti esterni per fare gli “ordini”.

L’infermiera andava poi a ritirare la droga e la portava il carcere.

L’attività di spaccio era quindi portata avanti nel carcere milanese di San Vittore da due detenuti con l’aiuto di un’infermiera.

Le operazioni di spaccio erano “ben avviate e forti di non minimi profitti, se si considerano anche i costi della corruzione” o meglio i soldi che incassava la donna per portare dentro droga e telefoni.

Questo è quanto dichiarato dal gip di Milano Manuela Accurso Tagano nell’ordinanza a carico in totale di cinque persone, eseguita dal Nic della polizia penitenziaria nell’inchiesta del pm Paolo Storari.

Sulla faccenda non è ancora chiara tutta la dinamica e soprattutto se ci sono anche altre persone coinvolte nella cerchia di queste operazioni di spaccio.

Ciò che invece è evidente, è che in piena pandemia un episodio del genere non dovrebbe assolutamente accadere e che l’infermiera in questione non abbia minimamente giovato all’immagine delle tante infermiere che ogni giorno lottano contro il covid.

Il web le omaggia in ogni modo possibile.

 

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