Carte di credito, attenti alle truffe del “contactless”: consigli per proteggerle

I pagamenti con le carte di credito e le carte bancomat sono molto comodi. In pratica, non c’è bisogno di digitare il “pin”. Però, questa tecnologia nasconde delle insidie: esistono delle truffe che è bene evitare

Carte di credito, attenti alle truffe del "contactless": consigli per proteggerle
Carte di credito, attenti alle truffe del “contactless”: consigli per proteggerle (websource)

Il pagamento digitale è sempre più in voga. Non è più un segreto che l’utilizzo dei contanti è ormai scoraggiato a tutti i livelli. Anche il Governo si prepara a incentivare l’uso della cosiddetta “moneta digitale”, vale a dire carte di credito e carte bancomat. E nell’utilizzo di queste carte, è diventato comodo il cosiddetto pagamento “contactless“, vale a dire senza bisogno di digitare il pin (il codice numero di 4 cifre). In questo modo, basta “sfiorare” la carta sull’apparecchio “POS” per procedere al pagamento. Ma questa tecnologia è tanto comoda quanto potenzialmente rischiosa. Fino ad ora, non è necessario digitare il PIN se l’importo è inferiore o pari a 25 euro. E’ necessario immetterlo, invece, per pagamenti superiori. Le cose cambieranno dal prossimo anno: dal gennaio del 2021 il limite è stato spostato a 50 euro. Non sarà necessario immettere il codice.

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Carte di credito e bancomat: come evitare le truffe “contactless”

Un porta carte di credito schermato
Un porta carte di credito schermato (websource)

A questo punto, però, scatta anche l’allarme: la tecnologia contactless espone a delle truffe. In pratica, possono scattare pagamenti aggiuntivi a nostra insaputa, tutti entro i limiti dei 25 euro (50 dal 1 gennaio) che scattano perché la carta passa sopra dei “POS” modificati o addirittura nascosti. Quindi uno o più pagamenti consecutivi. A volte i pagamenti scattano anche se la carta resta nel portafoglio: è sufficiente che la distanza sia intorno ai 10-15 centimetri. Spesso, quando l’acquirente se n’è accorto non ha sporto denuncia: la cifra irrisoria scoraggia il rivolgersi alla polizia o i carabinieri. Ed anche per questo motivo le truffe proseguono. Ma con l’aumentare dell’importo a 50 euro, l’entità delle cifre sottratte sarà maggiore. Come fare per proteggersi: una soluzione è utilizzare portafogli o portacarte schermati, con la cosiddetta protezione RFID. In questo modo nessun circuito “contactless” potrà attivarsi. Questo semplice rimedio può essere sufficiente a evitare truffe indesiderate.

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