Usi l’alluminio in cucina? Attento, potresti mettere a rischio la tua salute

Alzi la mano a chi non è mai capitato di usare l’alluminio in cucina: oggi scopriamo perché potresti aver messo a rischio la tua salute!

In tempi di Covid-19 abbiamo imparato tutti che sanificare e rendere le nostre mani ed i nostri alimenti il più puliti possibile è necessario.
Certo, l’igiene ha sempre dei vantaggi, non c’è bisogno neanche di dirlo.
Da quando abbiamo paura del virus, però, abbiamo iniziato a renderci conto, veramente, di quanto sia importante anche in cucina!

I rischi quando parliamo di cibo sono davvero tantissimi.
Oggi parliamo dell’alluminio, anche detto carta stagnola. Chi di noi non l’ha mai usato per avvolgere alimenti o coprire gli avanzi del giorno prima?
Bene, bisogna fare estrema attenzione: ecco perché.

Alluminio in cucina: ecco perché è rischioso per la salute

alluminio in cucina
(fonte: Pexels)

L’alluminio è un materiale presente in tantissimi degli oggetti che usiamo ogni giorno. Si tratta di una lega particolarmente leggera e resistente, capace di condurre ottimamente il calore.

In cucina viene usato, prevalentemente, per costruire padelle e caffettiere ma anche per conservare o addirittura cuocere i nostri cibi.
La sua pericolosità, però, non è da sottovalutare!

Soprattutto se pensiamo di conoscere a menadito tutti i suoi utilizzi, è il caso di dare un’occhiata alle indicazioni rilasciate dall’Istituto Superiore di Sanità.
Gli studiosi, infatti, hanno condotto uno studio decisamente approfondito a riguardo e sono giunti a delle conclusioni non tanto rassicuranti.

Innanzitutto la pericolosità dell’alluminio ha a che vedere con gli effetti (devastanti) che può avere sul nostro sistema nervoso centrale.
L’alluminio potrebbe “avvelenare” il nostro cervello, soprattutto se lo assumiamo, erroneamente, in grandi quantità.

Il consumo che facciamo di alluminio (eh sì, perché si trova anche in tanti alimenti oltre che nel dentifricio) dovrebbe essere “tollerabile” se pari a 2 milligrammi per ogni chilo di peso nell’arco di una settimana.
Oltretutto, poi, il nostro corpo è in grado di espellerlo (quasi) senza problemi: sono i soggetti più deboli (bambini ed anziani) ad essere maggiormente a rischio!

Ma perché?
L’alluminio, dopotutto, è un grande alleato della cucina! Può essere riutilizzato varie volte, è completamente riciclabile, è leggero e malleabile ma anche molto resistente.
Con l’arrivo del Natale, poi, ci troviamo ad avvolgerci i nostri fritti della Vigilia (dopo averli cucinati perfettamente, grazie ai nostri consigli).

Certo, ha molti lati positivi ma, purtroppo, anche alcuni difetti.
Per usarlo al meglio, quindi, dobbiamo concentrarci su tre elementi:

  • quanto tempo è a contatto con il nostro cibo
  • la temperatura
  • che tipo di cibo ci conserviamo all’interno

Partiamo dall’ultimo punto: che cosa conserviamo all’interno del nostro involucro di alluminio?
Assolutamente vietati tutti i cibi acidi (pomodori, limoni, sottaceti e via discorrendo) perché possono, facilmente, assorbire e “trasportare” le particelle nocive dell’alluminio.
Scegliete per alimenti di questo genere sempre e solo contenitori in vetro!
Per essere sicuri, comunque, che i vostri cibi rimangono integri, scegliete sempre di riporre quanto avvolto nell’alluminio in frigo.
Il rischio di trasferimento è decisamente minore!

Passiamo poi alla temperatura: in quanti di noi hanno mai cucinato o mangiato le patate al cartoccio?
Bene, sappiate che avete corso un rischio di avvelenamento non da poco.
Soprattutto per tutte le ricette che prevedono una cottura lenta, c’è il rischio che le particelle tossiche dell’alluminio possano “attaccarsi” se si trovano a diretto contatto con il nostro cibo.
Insomma, proprio quello che vogliamo evitare!
Sono sicuri, invece, tutti gli alimenti che si trovano nelle vaschette di alluminio: a quanto pare c’è uno strato di una sostanza che impedisce il contatto diretto!

Infine passiamo a quanto tempo lasciamo l’alluminio a contatto con il nostro cibo.
Le indicazioni specificano, tassativamente, di non lasciare il cibo avvolto nell’alluminio per più di 24 ore!
Un giorno, quindi, sarebbe il massimo per lasciare un alimento a diretto contatto con un foglio di alluminio.

alluminio in cucina
(fonte: Pexels)

I rischi, comunque, sono alti anche se circoscritti a situazioni specifiche.

Di certo, saper usare correttamente l’alluminio può aiutarci ad evitare di contrarre malattie od affaticare, inutilmente, il nostro fisico.

Meglio essere più scrupolosi oggi che pentiti domani!

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