Cavani squalificato per 3 giornate. Le motivazioni della Football Association

Edinson Cavani è stato squalificato per 3 giornate a causa del suo post su Instagram in cui chiamava un suo amico “negrito”

Il post su Instagram
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E’ costata davvero cara quella risposta su Instagram ad Edinson Cavani. L’attaccante ex Napoli, ora al Manchester United, è stato infatti squalificato per 3 giornate, multato per un valore complessivo di 100mila sterline e costretto a seguire un corso educativo della durata di 4 mesi.

Il motivo è ormai di dominio pubblico: il bomber aveva ricevuto un messaggio su Instagram dopo la sua doppietta contro il Southampton da un suo amico, tal Pablo Fernandez. Nel post, inserito dallo stesso Cavani tra le sue storie, c’era l’attaccante che festeggiava il gol ed un incitamento del suo amico, al quale l’uruguaiano ha risposto con “Gracias negrito”.

L’espressione, secondo quanto stabilito dalla Football Association, è una chiara violazione delle regole che vietano riferimenti a razza e colore della pelle. Per il calciatore è scattata quindi la squalifica e la sanzione.

Cavani, le motivazioni e le parole della FA

Edinson Cavani
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Proprio poche ore fa la Football Association ha depositato le motivazioni che hanno portato alla squalifica del giocatore. Pur riconoscendo la buona fede dell’ex Napoli la Federcalcio inglese ha ritenuto che “un osservatore senza alcuna conoscenza della cultura sudamericana riguardo l’uso della parola negrito, e senza essere a conoscenza del rapporto tra il giocatore e il suo amico, considererebbe inevitabilmente le parole usate dal calciatore come in violazione della regola E3″.

In poche parole, la frase utilizzata è ad ogni modo di tipo offensivo e discriminante agli occhi di un lettore casuale non inserito nel contesto del post. La FA sì è comportata di conseguenza, nonostante abbia specificato che nell’intento di Cavani non ci fosse assolutamente intenzione di offendere nessuno. 

Se proprio c’è qualcuno che ha sbagliato, secondo la Federcalcio Inglese, questo qualcuno è il Manchester United. La commissione, infatti, “è rimasta sorpresa che il suo club non abbia messo in atto una formazione in merito al nostro regolamento sull’utilizzo dei social network”. Il club inglese ha comunque fatto sapere che rimedierà al più presto all’errore per far sì che non ricapitino casi imbarazzanti come questo.

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