Dichiarazione dei Redditi 2023: non dimenticare di detrarre queste spese, molti non lo fanno

E’ il momento di presentare la dichiarazione dei redditi dello scorso anno: occhio alle spese in detrazione, c’è qualcosa che non molti fanno

Sono giorni frenetici per molti, più che in altri periodi dell’anno. E il motivo è facilmente intuibile. E’ il periodo in cui tutti i contribuenti devono presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno precedente e quello in cui CAF, patronati, commercialisti sono più operativi del solito.

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Modello 730 per la dichiarazione dei redditi: attenzione ad una compilazione ottimale (fonte: © ANSA) – Instanews.it

Negli ultimi anni, è vero, ci sono stati dei miglioramenti sensibili e delle facilitazioni notevoli per i contribuenti, grazie alla possibilità di usufruire del modello precompilato da parte del portale web dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo, i dati, o la maggior parte di essi, saranno già presenti sul modello 730 da presentare al proprio professionista di fiducia e occorrerà solamente un controllo.

Ma bisogna fare molta attenzione, sia a controllare i dati, che in qualche caso potrebbero essere errati per qualche motivo, sia a verificare dove inserire dei dati che potrebbero essere assenti. Una casistica che potrebbe riguardare le spese da inserire in detrazione e che dunque di fatto vanno ad abbassare il nostro montante contributivo, permettendoci di recuperare soldi spesi e risparmiare qualcosa.

Dichiarazione dei redditi 2023, spese in detrazione: il dettaglio che occorre sapere

In particolare, per quanto riguarda spese in detrazione da inserire a mano e che dunque vanno aggiunte ai dati già presenti sul modello precompilato, ci sono numerose spese sanitarie. Ma perché queste spese possono non risultare già nel modello inviato dall’Agenzia delle Entrate?

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Numerose le spese che gli italiani sostengono per i medicinali: come detrarle nella dichiarazione dei redditi Instanews.it

E’ proprio l’Agenzia delle Entrate, tramite alcune comunicazioni, a spiegare i motivi di tutto questo. Potrebbero accadere nello specifico due cose:

  1. Chi ha effettuato una prestazione non ha trasmesso i dati delle spese relative al sistema Tessera Sanitaria, o li ha trasmessi comunicando però la presenza di dati non corretti e dunque ‘cancellati’;
  2. Il sistema Tessera Sanitaria potrebbe aver applicato criteri cautelativi su certi dati particolari da verificare e che dunque non sono stati trasmessi all’Agenzia delle Entrate. Questo, in particolare, può avvenire per importi molto elevati, numero di prestazioni molto consistenti a favore dello stesso contribuente dalla stessa struttura e documenti che riportano gli stessi dati e che possono apparire ‘duplicati’.

Un’altra cosa cui bisogna fare attenzione è verificare quali sono le voci effettivamente detraibili. Non tutte le spese in farmacia lo sono, sebbene vadano comunque indicate, ma non concorreranno poi al conteggio del totale detraibile.

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