A10 Fusion: un mostro di potenza

A10 Fusion
Lo scorso 7 settembre Apple ha annunciato a tutto il mondo la nuova generazione di iPhone e quest’anno il cuore dei nuovi iPhone 7 ed iPhone 7 Plus è il nuovo SoC A10 Fusion: il primo chip quad-core dell’azienda di Cupertino.
Negli ultimi anni infatti, mentre sul panorama Android si faceva la corsa per aumentare il numero di core, Apple ha continuato a migliorare ed ottimizzare i propri SoC puntando su un’architettura dual-core che in molti casi è risultata superiore rispetto ai competitor.
Quest’anno però l’azienda ha decido utilizzare per la prima volta un SoC con una CPU quad core a 64bit: l’A10, in modo simile a come già visto sugli ultimi processori di Qualcomm, utilizza la tecnologia denominata big.LITTLE che si traduce nell’avere 2 core ad alte prestazioni e 2 core con prestazioni inferiori che vengono attivati in base al carico di lavoro.

Nel caso dell’A10 Fusion i due core ad alte prestazioni hanno un clock di 2,33Ghz ed operano ad una frequenza del 25% superiore rispetto a quella del precedente SoC A9 garantendo il 40% di prestazioni in più rispetto a quest’ultimo ed il doppio di prestazioni rispetto all’A8 integrato negli iPhone 6 e 6 Plus. Ci sono poi altri due core ad alta efficienza che lavorando a frequenze più basse consumano 1/5 della potenza richiesta dagli altri due core riuscendo comunque a portare a termine senza problemi i task più semplici come ad esempio controllare le e-mail o scorrere il menu delle impostazioni.
Ad accompagnare la potenza di calcolo della CPU di A10 Fusion, Apple ha incluso anche una nuova GPU a sei core che risulta essere il 50% più potente rispetto a quella presente su A9 e tre volte tanto potente rispetto a quella presente su A8. Anche per quanto riguarda la GPU questa risulta essere più deficiente delle precedenti consumando 2/3 della potenza di quella inclusa nell’A9 e metà di quella richiesta dalla GPU dell’A8.

Ma nella realtà dei fatti quanto più potente è questo nuovo SoC?

Rimanendo in casa Apple e confrontando gli ultimi dispositivi dell’azienda i risultati di Geekbench 4 sono i seguenti:
Mentre confrontando l’ultimo iPhone con i gli ultimi top di gamma Android:
In entrambi i casi è evidente l’ottimo lavoro effettuato da Apple per il loro nuovo SoC che riesce ad essere più potente della concorrenza sia nell’ambito single core che multi core andando a superare in potenza di calcolo lo Snapdragon 820 di Qualcomm e l’Exynos 8890 di Samsung.

 

Nota: le tabelle prendono il punteggio più alto in single core presente su Geekbench per i modelli Plus che risultano essere i più potenti.
Nota 2: i risultati dei benchmark indicano solamente la potenza del SoC e non possono essere tenuti in considerazione come unico metro di giudizio. Un telefono che risulta più potente in un benchmark rispetto ad un altro non è detto che all’atto pratico sia il migliore.

 

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