Addio a Medium

Non c’è molto altro da dire su Medium dopo la pessima decisione, così da un momento all’altro, di cambiare le proprie politiche e di pretendere 75$ da chi volesse utilizzare un proprio dominio su una publication. Poche sono le vere novità ed iniziano ad essere forse troppe le limitazioni che l’azienda inizia ad imporre ai suoi utenti.

Attenzione perché la tantum è prevista solamente per i nuovi utenti che vorranno mappare un dominio su una publication, mentre per tutti coloro, me compreso, che invece avevano già tutto attivo almeno per ora non dovrebbero avere nessun genere di problemi (tocchiamo comunque ferro).

Trovo che Medium sia uno strumento interessante ma non dedicato ad un potenziale blog di informazione ma più incentrato per blog personali e di riflessione. Lo trovo utile e ben integrato con molte automazioni, ma non perfetto. L’azienda sta provando ormai da qualche mese a tirare su qualche soldo ed a cambiare totalmente modello di business, ma non sembra aver azzeccato la scelta giusta nemmeno questa volta.

Dopo la pessima notizia della chiusura della divisione italiana, arriva anche un’altra decisione che farà discutere e rivalutare altre piattaforme. Far pagare un minimo al mese per avere una sorta di servizio premium  completo non sarebbe la soluzione migliore?

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