Posso vivere un giorno senza lo smartphone?


Nei giorni scorsi avrete sicuramente visto che ho partecipato al Mobile World Congress di Barcellona, una fiera di livello mondiale legata al mondo degli smartphone, ma non solo.

Vivendo lontano da casa, e senza tutto il mio setup pre-configurato, ho dovuto assegnare allo smartphone molti compiti importanti che mi permettessero di comunicare con voi senza troppe rinunce. Ad esempio la gestione del live continuo sui vari social o la semplice fruizione di email per gli eventi da seguire erano due degli elementi di cui avevo un bisogno costante.

Conclusasi la fiera ho tirato qualche conclusione in modo tale da poter realmente capire se il mio rapporto con lo smartphone poteva darmi qualcosa di più oltre al semplice comunicare, telefonare e socializzare. Ho capito, con mio grande stupore, come lo smartphone sia ormai fondamentale, che senza non potrei vivere e come in pochi anni si sia preso il possesso della mia stessa vita.

Ormai, per fortuna aggiungo, ho concentrato molto del mio lavoro e della mia vita attraverso di esso e mi rendo conto di far parte di quella generazione che vive incollata allo schermo. Allo stesso tempo dico anche che io sono uno di quelli che con lo smartphone ci lavora veramente e farlo con un mattoncino da 4,7 pollici piuttosto che con un notebook da 1,5 chili sempre dietro è ben diverso.

Come sempre non voglio estremizzare tutto e ci tengo a dire che non posso vivere solamente con uno smartphone, nel mio caso un iPhone. Il computer, per chi fa questo come lavoro o anche solo per passione, è ancora fondamentale in quasi tutti gli ambiti. Tuttavia la tecnologia “alternativa” ci può venire tranquillamente incontro in alcune giornate di emergenza o più particolari.

Potrei vivere senza uno smartphone? No, oggi no. Purtroppo mi rendo conto che ne sono diventato schiavo per certi aspetti, ma se è il vostro lavoro/passione non potete dire che non sia comodo per gestirvi.

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