iOS: dite NO alle applicazioni in abbonamento

Con il rilascio di Fantastical 3 la Rete è esplosa contro gli sviluppatori che sono passati ad offrire le applicazioni in abbonamento.

Nel corso degli ultimi 24 mesi possiamo tranquillamente dire che buona parte degli sviluppatori per iOS sono passati dal vecchio metodo di vendita diretta delle applicazioni al nuovo modello in abbonamento con dei pagamenti ricorrenti. In questo modo si sono garantiti delle entrate costanti e non soltanto un grande boom di introiti nella fase successiva al lancio del nuovo software. Un cambio di strategia netto e che, sembrava, portare verso una direzione imposta a modo suo dall’evoluzione della cultura moderna. Potremmo dire che l’apice si è raggiunti in questi giorni quando Flexbits, la software house che realizzata Fantastical ha rilasciato a versione 3 per circa 40 euro l’anno. Vi lascio ai commenti delle recensioni su App Store che parlano da soli.

Dico tutto ciò non a caso visto che è ormai chiaro come la direzione sociale vada in quel senso e come ormai ci stiamo un po’ tutti abituando ad avere e volere qualsiasi cosa sotto forma di abbonamento. Un po’ di euro alla volta ma siamo felici di poter “avere” quel prodotto per quanto poi esso non sia nostro effettivamente. Si tratta di un modello generale che non apprezzo anche perché sposta, a mio avviso, il concetto più intrinseco e di base alla tecnologia. Ricordiamoci bene che essa è nata come aiuto per l’intelletto ed il genio umano, non come (purtroppo sarà così) suo sostituto. La tecnologia è e deve rimanere come il nostro braccio destro, non deve prendere il sopravvento. Essere “schiavi” di abbonamenti, applicazioni e via dicendo non fa per noi. Lasciate perdere.

Prendete il vostro iPhone o iPad appena scartato dalla confezione di vendita. Inserite il vostro Apple ID ed attendente il download di tutti i dati. Dopo un’oretta riprendetelo in mano e pensate a cosa effettivamente vi manca. Circoscrivete il tutto alle giuste applicazioni e poi ditemi se effettivamente avete bisogno di pagare mensilmente 4,5 o 10 euro per un calendario, un elenco di promemoria o magari un client di posta elettronica. Ma siamo matti? Abbiamo delle applicazioni così ottime che funzionano già subito non appena prendiamo il telefono o il tablet in mano. Il mio amico Luca, tra le altre cose, mi faceva notare anche un aspetto molto importante e che spesso sottovalutiamo noi consumatori Apple. Mi riferisco al fatto che negli ormai 1000 euro circa che spendiamo per il nostro prodotto, ciò che paghiamo al suo interno è anche il software iOS ed il suo sviluppo negli anni. Per cui non sfruttarlo sarebbe come aver pagato una macchina e quasi tenerla ferma nel proprio garage a prendere polvere. Definirla una sciocchezza sarebbe poco.

Fermi tutti. Sono d’accordo con voi che Mail, Promemoria, Note e via dicendo non sono complete per tutti ma proprio tutti gli utenti. Ma siamo sicuri che valga la pena spendere dei soldi per dei prodotti alternativi? Io penso che la mia carta di credito debba essere utilizzata qualora un servizio o un prodotto software aggiunga delle migliorie tangibili al lavoro ed alla vita personale, altrimenti no. Ho preso questa decisione da tempo e non me ne pento affatto. Il perché è molto semplice e lo potete capire studiando meglio le varie applicazioni che avete sul nostro odiato ed amato iOS. Ci sono funzioni integrate ed aggiuntive che permettono una gestione completa di ogni singolo aspetto comune per un buon 99% della popolazione mondiale. Un esempio? Le cartelle per le note, per i promemoria, la possibilità di condividere tutto con altri utenti da noi scelti, condividere la propria posizione in sharing ecc ecc ecc. Insomma potrei stare qui per ore ed ore ed andare avanti perché iOS è ormai tanto completo quanto ricco di funzioni anche nascoste alla maggior parte degli utenti avanzati. Fate un giro nei menù nascosti delle impostazioni una domenica mattina e noterete come rischiate quasi di imparare qualche cosa di nuovo ogni fine settimana.

Sarei un bugiardo a dire che non pago nulla. Ad oggi ho due abbonamenti mensili di cui non posso fare a meno e che pago molto volentieri in questo ambito. Il primo è iCloud con i suoi 2,99 euro al mese che mi permettono di avere ad un giusto prezzo tutte le mie foto salvate ed un discreto spazio cloud per i miei file. Anzi miei e della mia famiglia giusto per intenderci. E poi ho 10 euro l’anno di 1Password che potrà sembrare ipocrita ma lo reputo il miglior password manager del mercato (nonché il più sicuro) e di cui non voglio fare a meno per mille comodità che ho al momento. Sottolineo al momento perché, come già detto, se Apple proporrà una sua controparte integrata in iOS ed almeno dello stesso livello non ci penserò nemmeno un attimo ad effettuare il passaggio. Quindi spendo i miei soldi per la sicurezza personale online, non fatene mai a meno, e per un piano cloud integrato e funzionale al mio ecosistema. Stop. Niente di più. Una dele due spese potrebbe essere facilmente bypassabile chiaramente, ma se e quando sarà il momento.

In conclusione non siate voi stessi schiavi di questo dannoso sistema. Preferite sempre un acquisto one shot per questo genere di prodotti o, nel caso, trovate delle alternative. Prima di qualsiasi operazione però siate completamente certi che ciò che state cercando non sia già presente nel vostro dispositivo e che quindi non vi porti ad avere una sorta di doppione fra le mani.

P.S. Parlo per gli utenti iOS non perché odio Android, quanto invece per via della minore diffusione del fenomene sulla piattaforma di Google (per ora).

P.P.S. Ovviamente la mia è tanto una provocazione quanto un invito a farvi realmente riflettere. Noi abbiamo per le mani il “potere” del mercato per cui è giusto che ci facciamo sentire come meglio crediamo.

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