Lockdown in Italia, le cinque regioni dove comincerà prima

Lockdown Italia, quali sono le cinque regioni più esposte. Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta sono quelle in cui dovrebbe cominciare prima

Lockdown in Italia, le cinque regioni più a rischio
Lockdown in Italia, le cinque regioni più a rischio

Il Coronavirus dilaga in Italia, e lo spettro di un nuovo lockdown diventa sempre più concreto. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo il varo dell’ultimo Dpcm, aveva parlato di 15 giorni di attesa per valutare gli effetti dei provvedimenti. Ma i tempi del Covid sono diversi, perché il morbo viaggia a ritmi più veloci, contagiando gli italiani in modo esponenziale. Ecco perché, senza una decisa (e improbabile) inversione di rotta, il Governo sarà costretto a intervenire ancora. Entro i primi 10 giorni di novembre, forse anche prima. Lo spauracchio è sempre quello, e si chiama lockdown: stavolta non ci saranno canti sui balconi o striscioni di incoraggiamento con lo slogan “Andrà tutto bene”. C’è preoccupazione e rabbia per una crisi economica che sarà devastante.

Ti potrebbe interessare anche – Covid, “rissa” tra virologi. Galli contro Zangrillo: “Mi denunci”

 Anche per questo, il Governo potrebbe cercare di “indorare la pillola”, presentando un lockdown “a tappe”, partendo prima dalle regioni più colpite dai contagi. Queste sono Lombardia (con Milano in piena crisi), Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta, in ordine di numero di contagiati. Nelle ultime ore stanno salendo i contagi anche nella provincia di Bolzano.

Le chiusure più o meno totali potrebbe cominciare proprio da queste prime cinque regioni, che vedono gli ospedali vicini alla saturazione dei posti letto. E non manca l’allarme dei virologi, ormai sempre più determinati a invocare il lockdown: “Lombardia e Campania vanno chiuse subito“, ha detto Antonella Viola a Repubblica. “Se rincorriamo il virus a Natale saremo tutti chiusi in casa”. Così Nino Cartabellotta al “Il Mattino“: “Occorre decidere le chiusure lì dove gli ospedali sono in crisi, anche senza un lockdown generalizzato. Occorre studiare il territorio e chiudere solo dove il virus circola maggiormente”.

Leggi anche – Covid, scenario 4 dell’epidemia: cosa succederà in Italia

Impostazioni privacy