Sanremo, Amadeus vuole il pubblico in sala ma gli artisti si ribellano

Amadeus insiste per avere il pubblico in sala al prossimo Festival di Sanremo, ma gli artisti si ribellano: “Allora aprite tutto”

Sanremo, Amadeus vuole il pubblico in sala ma gli artisti si ribellano
Sanremo, Amadeus vuole il pubblico in sala ma gli artisti si ribellano (websource)

Amadeus insiste: al prossimo Festival di Sanremo (dal 2 al 6 marzo, diretta Rai1) vuole il pubblico in sala. Ebbene sì, come niente fosse. Seppur con le misure di prevenzione contro l’epidemia da Coronavirus, il direttore artistico e conduttore del Festival non si fa scrupoli. “Sanremo è Sanremo”, si dice: e Amadeus vuole il teatro Ariston “pieno”, per quanto possibile.

Alla faccia di tutti gli altri teatri e cinema, ormai chiusi da mesi. Moltissimi operatori dello spettacolo sono senza lavoro, e l’idea che arriva da Sanremo sta generando proteste. Perfino i cantanti in gara, per spirito di solidarietà, non sarebbero d’accordo su questa decisione.

Sanremo con il pubblico in sala: le proteste degli artisti

Si sono levate proteste contro l’iniziativa di Amadeus, che vuole il pubblico in sala: la rabbia di chi è costretto a chiudere i teatri, mentre dall’altro lato ci sono i “privilegiati“, o i cosiddetti “tutelati”. Anche nel mondo dello spettacolo è cosi. Tra i portavoce della protesta, come si legge su “La Stampa”, c’è Emma Dante, regista teatrale, che su Facebook ha protestato con questa decisione: “Allora riaprite anche il resto dei teatri e dei cinema”, ha scritto.

 

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Proteste anche da parte di Manuela Kustermann, attrice e direttrice del teatro Vascello di Roma: “Pubblico a Sanremo, pubblico ovunque. Altrimenti scenderemo in piazza”. Molti definiscono “vergognoso” l’atteggiamento della Rai, e altri ancora chiamano in causa il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, per un suo intervento. Prova a difendere il Festival Renzo Arbore: “Il pubblico vero non si può avere ma dei figuranti sì. Sarebbe importante dirlo agli italiani per evitare confusione e malcontento da parte di chi vede i teatri vuoti”. Molto netto, invece, Albano: il popolare cantante propone perfino il rinvio: “Ma non si possono aspettare tempi migliori?”. Dello stesso avviso Iva Zanicchi: “Fare Sanremo senza il pubblico sarebbe molto triste, perfino inconcepibile”.

 

 

 

 

 

 

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