Licenziamenti e cassa integrazione: tutte le novità del Decreto Sostegni

Vediamo nel dettaglio tutte le novità introdotte dal nuovo Decreto Sostegni del 19/3: si parla di licenziamenti, cassa integrazione e bonus

Il Consiglio dei Ministri si è riunito il 19 marzo ed ha approvato in maniera definitiva il Decreto Sostegni. Si tratta del primo grande testo di aiuti e novità introdotto dal nuovo Governo Draghi. In questo decreto ci sono conferme rispetto a quanto già visto in passato ma anche alcune novità. Il testo prevede una serie di tutele e sostegni sia ai datori di lavoro che ai lavoratori stessi.

Presidente Draghi
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Per far fronte alla pandemia causata dal Covid-19, il Governo Draghi ha provato a mettere in campo tutte le forze economiche (e non solo) a disposizione del paese. Nelle prossime ore questo decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e potrà quindi essere messo in pratica. È probabile che, come è già successo con Giuseppe Conte in passato, nelle prossime settimane ci siano dei DPCM.

Il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) è un decreto attuativo di una proposta di legge già votata in Parlamento. Si tratta di una sorta di manuale che spiega a chi di dovere come mettere in pratica un decreto che è stato già approvato dai rappresentanti del popolo. Vediamo nel dettaglio di cosa si occupa il Decreto Ristori e quali sono le novità introdotte.

Decreto Sostegni: la Cassa Integrazione

Il Decreto Sostegni è stato ufficialmente approvato il 19 marzo dal Consiglio dei Ministri presieduto da Mario Draghi. All’interno di questo testo ci sono molte novità e alcune conferme rispetto al passato. Una delle cose più importanti che prevede il decreto è la regolamentazione della Cassa Integrazione. Si tratta di un sostegno ai lavoratori che aiuta anche le partite iva.

Attraverso la cassa integrazione i lavoratori percepiscono soltanto una percentuale (in base alla tipologia di lavoro) dello stipendio senza però recarsi a lavoro. I finanziamenti che questo decreto prevede sono importanti e le procedure di pagamento sono state snellite. Nei mesi scorsi, infatti, molti lavoratori hanno lamentato di aver ricevuto i soldi della cassa integrazione con notevole ritardo.

In totale il Decreto Sostegni ha stanziato 32 miliardi. La cassa integrazione è stata prolungata dal 1° aprile fino al 30 giugno 2021. La cassa integrazione in deroga (CIGD) è stata prolungata dal 1° aprile fino al 31 dicembre 2021. La cassa integrazione in deroga è un intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese che non possono ricorrere agli strumenti ordinari perché esclusi all’origine da questa tutela o perché hanno già esaurito il periodo di fruizione delle tutele ordinarie.

I datori di lavoro dovranno effettuare le domande entro la fine del mese successivo al periodo in cui ha avuto inizio la sospensione o la riduzione dell’orario lavorativo. Sarà possibile chiedere all’INPS anche l’anticipazione del trattamento fino al 40%. Per i lavoratori agricoli è stata prolungata la CISOA (Cassa Integrazione Salariale Operai Agricoli) fino al 31 dicembre 2021.

Decreto Sostegni: i licenziamenti

Per tutto il 2021 è stata confermata la deroga sulle causali dei contratti a tempo determinato. Questo intervento serve a facilitare i rinnovi di contratto e permette ai datori di lavoro di non avere l’obbligo dell’assunzione. I contratti possono essere prolungati fino a un massimo di 12 mesi. Il datore di lavoro non dovrà indicare il motivo del prolungamento di contratto.

Confermato fino al 30 giugno 2021 anche il blocco dei licenziamenti, in scadenza a fine marzo. Ovviamente sono previste eccezioni in caso di fallimento dell’azienda, cessazione dell’attività o accordi sottoscritti con i sindacati. In quest’ultimo caso, al lavoratore dovrà essere pagata una buona uscita per rinunciare al proprio contratto e cessare il rapporto lavorativo con l’azienda.

Fino al 31 ottobre 2021 le aziende che beneficiano della cassa integrazione non potranno licenziare.

I bonus previsti dal nuovo decreto

Di seguito vediamo quali sono i bonus più importanti che prevede il Decreto Sostegni:

  • 2.400 euro ai lavoratori dello spettacolo per rimborsare il primo trimestre 2021;
  • Rifinanziamento del Reddito di cittadinanza per circa 700 mila beneficiari;
  • Proroga della NASPI senza che sia necessario il rispetto del requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo;
  • Un mese di decontribuzione per i lavoratori autonomi agricoli;
  • Una tantum di 1.200 euro ai lavoratori dello sport che hanno un reddito inferiore ai 4.000 euro annui;
  • Una tantum di 2.400 euro ai lavoratori dello sport che hanno un reddito annuo compreso tra i 4.000 e i 10.000 euro;
  • Una tantum di 3.600 euro ai lavoratori dello sport che hanno un reddito superiore ai 10.000 euro.
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