Ema Stokholma: “Non la odio più”. Dalle violenze della madre alla conduzione di Prima Sanremo

Conoscete la storia di Ema Stokholma? La deejay, infatti, ha un passato piuttosto complicato: ecco cosa c’è nella storia di Morwenn Moguerou.

ema stokholma
(fonte: web source)

Un (o, in realtà, ben due) nome decisamente particolare, una carriera costellata di successi ed un passato difficile alle spalle. Quanto conoscete della storia di Morwenn Moguerou?

Se questo nome vi suona strano è perché non avete ancora approfondito la storia della famosissima deejay di Radio2 che stasera, martedì 23 Marzo, sarà ospite insieme a tanti altri personaggi a Stasera tutto è possibile. Ecco di chi stiamo parlando.

Ema Stokholma a Stasera tutto è possibile

 

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Il programma di Stefano De Martino (che ormai ha completamente voltato pagina e sostituito Belen con una top model), Stasera tutto è possibile, vedrà come ospite stasera anche Ema Stokholma.

La giovane deejay dovrà cimentarsi in alcune delle prove che hanno “incatenato” il pubblico di fronte allo schermo e, di certo, questa è la serata migliore per lei. Il tema della serata, infatti, sarà Sanremo: Ema è reduce dalla conduzione del programma Prima Festival della 70esima edizione del Festival della canzone italiana. Insomma, sarà preparatissima!

Speriamo di vederla, quindi, riuscire a trionfare nelle prove più “dure”: la stanza inclinata, stammi dietro dance, la step challenge, segui il labiale e serenata STEP.
Per Ema questi dovrebbero essere tutti… un gioco da ragazzi!

Perché questo soprannome?

 

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Ma perché Ema Stokholma… si chiama Ema Stokholma? A quanto pare, infatti, il vero nome di Ema è Morwenn Moguerou: piuttosto difficile da pronunciare, non trovate?
Sarebbe questo il motivo che ha spinto Ema a cambiare nome, usando uno pseudonimo che fosse molto più “semplice”.

Insomma, Ema Stokholma è nata per far sì che Morwenn si possa riposare un poco.
Il riferimento a “Stokholma” verrebbe proprio dalla canzone “Stoccolma” di Rino Gaetano.
Insomma, la vita di Ema è completamente pervasa ed immersa nella musica!

Il difficile rapporto con la madre

ema stokholma
(fonte: web source)

In una commovente intervista rilasciata a Verissimo nel 2020, Ema si è aperta molto riguardo il rapporto con sua madre. “Da quando avevo 4 anni c’era spazio solo per la violenza, fisica e verbale, la cattiveria, la crudeltà. Non c’erano carezze, non c’era amore, mai. Mia madre con le parole ha fatto dei danni che mi sono portata avanti fino a un minuto fa. Era un mostro, lo è stato fino all’ultimo giorno che ho vissuto con lei.”

Parole durissime che testimoniano come la sua infanzia non sia stata di certo rose e fiori. “[…] È arrivata a portarmi su un ponte e a spronarmi a buttarmi di sotto. Stavo per farlo. Nessuno sapeva, non potevo parlare con gli adulti perché non mi fidavo: quando scappavo di casa mi riportavano sempre lì, la polizia non mi ha mai chiesto perché scappassi: la prima volta avevo 6-7 anni e indossavo solo un accappatoio. Ho capito perché lo faceva: era giovane quando ha fatto due figli con un uomo che amava e che poi se ne è andato, non aveva un lavoro, né amici, né soldi o parenti. Non aveva niente. Non sono arrivata al perdono, ma l’ho capita. e mi basta così.

Della sua esperienza Ema ha parlato in un libro Per il mio bene. Il romanzo autobiografico è sicuramente riuscito a darle una nuova prospettiva nella vita visto che, come afferma anche nella sezione personale del suo sito, Ema sa che non bisogna perdere la speranza, visto che un lieto fine è possibile. Adesso, infatti, quando parla della madre può dire: “Non la odio più“.

Che lavoro faceva Ema Stokholma prima di fare la deejay?

 

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Ma le sorprese non sono finite qui! Oltre ad essere una pittrice, una deejay, una scrittrice ed anche una conduttrice di ottimo livello, Ema ha anche un altro asso nella manica. Prima di essere il fenomeno mediatico che tutti conosciamo, infatti, Ema faceva addirittura… la modella!

A quanto pare, infatti, sembra che Ema facesse la modella ma non per marchi da poco conto! Dopo essere scappata di casa (dalla Francia) a 15 anni, per sfuggire alle angherie della madre, Ema ha infatti cercato rifugio a Roma, da suo padre.
Anche lì, però, la vita le stava stretta e quindi si allontana di nuovo da casa: in Italia, però, ha la possibilità di lanciarsi nel mondo della moda!

Ecco quindi che grazie alla sua altezza (1,75) ed alla sua avvenenza e portamento, Ema è riuscita a diventare modella per case come Dolce e Gabbana, Fendi, Valentino e Versace. Non male, vero?

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