Il dramma di Beppe Furino: “Ho portato il Covid a casa e mia moglie è morta”

Non riesce a darsi pace Beppe Furino, ex capitano della Juventus. Ha da poco perso la moglie a causa del Covid: “Potrei aver fatto da untore”

Non è un buon periodo per Beppe Furino. L’ex capitano della Juventus ha perso da qualche giorno la moglie a causa del Covid. Nel corso di un’intervista rilasciata all’edizione di Torino del Corriere della Sera, Furino ha raccontato questa tremenda esperienza. La parte più tragica di questa storia è la sua sensazione di colpevolezza, che avrebbe causato la scomparsa della sua Irene.

Furino
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Pare che sia stato proprio l’ex centrocampista del club bianconero a contrarre per primo il virus. Per questo, Furino è convinto di averlo portato a casa e di aver contagiato sua moglie. Questo suo malessere si avverte molto nel corso dell’intervista. Le sue parole sono state molto toccanti, è quasi impossibile trattenere le lacrime. Ecco i passaggi dell’intervista più rilevanti riportati dalla redazione di Instanews.

Beppe Furino: “Potrei aver contagiato mia moglie”

Beppe Furino ha rilasciato un’intervista molto personale all’edizione torinese del Corriere della Sera. Nel corso di questa chiacchierata ha raccontato la sua esperienza con la pandemia. Recentemente ha perso sua moglie proprio a causa del Covid e lui ha sottolineato di sentirsi colpevole, avendo probabilmente portato il virus a casa e, di conseguenza, contagiato la sua signora.

Il senso di colpa è molto presente nelle sue parole, si avverte un dolore che difficilmente andrà via. “Mia moglie Irene è morta a causa del Covid. Purtroppo credo di aver fatto da untore. Credo di aver portato il virus a casa”, ha dichiarato Furino, il quale ha poi ammesso di essere ancora frastornato dal tragico evento: “Tutto è accaduto molto in fretta. Siamo stati contagiati tutti, in famiglia”.

Beppe Furino e Irene Vercellini
Beppe Furino e Irene Vercellini (web source)

Beppe Furino ha spiegato che, mentre tutti i membri della famiglia piano piano guarivano, sua moglie invece aveva iniziato a manifestare alcuni problemi di saturazione. Quando questi problemi sono diventati molto seri è stata ricoverata in ospedale: “Da quel momento non l’ho più vista. Non dimenticherò mai questo dolore tremendo”, ha concluso l’ex calciatore della Nazionale Italiana.

Irene Vercellini aveva 74 anni ed era stata in passato consigliere comunale a Moncalieri, in provincia di Torino.

Beppe Furino, biografia e carriera

Beppe Furino nasce a Palermo il 5 luglio 1946. Suo padre è un finanziere napoletano. A causa del mestiere di suo padre, nei primi anni di vita cambia diverse residenze, arrivando a Torino all’età di 15 anni. Entra giovanissimo nel vivaio della Juventus, dove cresce sotto l’ala protettiva di Renato Cesarini, all’epoca allenatore e responsabile dell’area tecnica del club bianconero.

Dopo aver giocato in prestito per due anni in Serie B al Savona nel ruolo di mediano, viene girato al Palermo, nella massima serie. L’inizio non è confortante ma poi comincia a giocare titolare. Da quel momento cambia la storia della sua carriera perché la Juventus gli comunica che, nella stagione successiva, sarebbe ritornato alla casa madre. E così è stato.

Beppe Furino Juventus
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Con la Juventus ha giocato quindici stagioni, dal 1969 al 1984, anno in cui ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. Durante la sua permanenza in bianconero è diventato capitano e ha vinto diversi trofei, sempre giocando da mediano titolare. Soltanto nell’ultimo anno non è stato protagonista. Al termine della sua brillante carriera ha ricoperto il ruolo di Responsabile del Settore Giovanile della Juventus.

Ha ricoperto questo ruolo fino al 1998, quando ha lasciato il mondo del calcio. Di seguito i trofei vinti da Beppe Furino, tutti con la maglia della Juventus:

  • 8 Scudetti (1972, 1973, 1975, 1977, 1978, 1981, 1982, 1984);
  • 2 Coppe Italia (1979, 1983);
  • 1 Coppa Uefa (1977);
  • 1 Coppa delle Coppe (1984, senza mai scendere in campo).

Beppe Furino ha collezionato anche tre presenze in Nazionale Italiana, giocando anche una partita al mondiale del 1970, terminato con la sconfitta degli azzurri in finale contro il Brasile di Pelé.

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