Florentino Perez si “tradisce” in diretta: “Superlega? Magari non si farà”

Florentino Perez è tornato a parlare della Superlega. Le sue dichiarazioni hanno però svelato cosa c’è dietro al nuovo progetto calcistico

Florentino Perez
web source

Il calcio europeo è in grande subbuglio dopo che, un paio di giorni fa, alcuni top club sono usciti allo scoperto e hanno rilasciato un comunicato in cui ufficializzavano la nascita della nuova Superlega.

Una competizione elitaria, riservata a 15 club fondatori più cinque team ad invito speciale, senza retrocessioni e che garantirebbe grandissimi introiti alle squadre partecipanti grazie alla regia, neanche troppo occulta, di JP Morgan.

Florentino Perez, presidente del Real Madrid, è diventato quindi anche il presidente della nuova Superlega visto che è stato proprio lui a parlarne per primo e gli altri numeri uno dei club fondatori hanno voluto riconoscergli il dovuto tributo.

LEGGI ANCHE: SUPERLEGA EUROPEA, AGNELLI PARLA DA VICEPRESIDENTE: “COME FUNZIONA LA COMPETIZIONE”

Nel frattempo la Serie A, la Liga e la Premier League minacciano l’esclusione delle squadre dai campionati, così come la Uefa e la Fifa stanno valutando l’eventualità di far rimuovere i club già quest’anno dalla Champions e dall’Europa League.

Florentino Perez e quella frase sibillina

Il numero uno del Real, ospite della trasmissione spagnola Chiringuito de Jugones, è intervenuto per spiegare la posizione dei club fondatori che non vogliono assolutamente uscire da campionati nazionali e competizioni europee, nonostante l’intenzione sia quella di partire con la Superlega il prima possibile:

“Vogliamo partire il prima possibile con la Superlega, ma non ci sarà nessuno strappo. Noi cerchiamo il dialogo e a quello lavoreremo”.

LEGGI ANCHE: SUPER LEAGUE, LA MINACCIA DEL PRESIDENTE FIFA: “CI SARANNO CONSEGUENZE”

Bisognerà vedere se Uefa e Fifa saranno dello stesso avviso, ma sicuramente dopo le minacce si arriverà ad un confronto tra le due parti. Florentino Perez, in questo senso, ha pronunciato una frase che sa di apertura: “Se si può si parte, altrimenti aspettiamo un anno. E magari non troveremo un accordo e non si farà. Ma io spero di sì, perché altrimenti moriremo tutti”

Quel “magari non si farà” deve far riflettere: è possibile quindi che il comunicato emesso sia solo un tentativo per forzare la mano dell’Uefa e ottenere più denaro e rassicurazioni per il futuro? Ne sapremo di più nelle prossime ore.

Impostazioni privacy