Mauro Repetto, chi è l’883: età, carriera, moglie, figli, truffa

Ricordate Mauro Repetto che, con Max Pezzali, ha fondato gli 883? Dall’età alla vita privata fino alla truffa di cui è stato vittima.

Mauro Repetto, insieme a Max Pezzali, ha fondato gli 883 scalando le classifiche negli anni ’90. Dopo il clamoroso successo, Mauro ha lasciato gli 883 con Max Pezzali che ha cominciato una carriera da solista. Dopo essersi allontano dal mondo della musica e aver seguito un’altra strada, Mauro è tornato sul palco proprio insieme a Max Pezzali in occasione dei concerto a San Siro.

mauro repetto
Fonte https://www.instagram.com/maxpezzali/

a sapete chi è davvero? Cosa ha fatto dopo aver lasciato gli 883? E’ sposato? Ha figli? Andiamo a scoprire tutto.

Mauro Repetto: età, carriera e vita privata

Mauro Repetto è nato a Genova il 26 dicembre 1968 (sotto il segno zodiacale del Capricorno) ma è cresciuto a Pavia. Ha frequentato il liceo scientifico e sui banchi di scuola ha incontrato Max Pezzali con cui ha poi fondato gli 883 scalando le classifiche con alcuni, indimenticabili successi come “Hanno ucciso l’uomo ragno”, “Sei un mito”, “Nord, sud, ovest, est” e tanti altri.

Dopo aver lasciato gli 883 si è trasferito a New York dove ha frequentato la New York Film Academy. Rientrato in Italia ha frequentato l’Università di Pavia conseguendo la laurea in lettere. Ha lavorato come animatore a Disneyland Paris e, successivamente, come manager per poi fondare insieme a sua moglie la ditta di design Manjaca.

mauro repetto
Fonte https://www.instagram.com/p/Cf419u6rC5X/

E’ sposato con la designer francese Josephine ed è padre di due figli, Dean e Carla. durante gli anni in cui viveva a Parigi, pare sia stato truffato da un avvocato che gli avrebbe portato via 20mila euro.

Sulla decisione di lasciare gli 883, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Vanity Fair insieme a Max Pezzali, Repetto ha detto:

«Non ero all’altezza della situazione. Giù dal palco eravamo 50 e 50, portare questa collaborazione sulla scena era impossibile, e allora io, mentre Max cantava, saltavo perché non potevo fare altro. Quando siamo arrivati a giocare in Serie A, non ne avevo la capacità né soprattutto la maturità. La mia fragilità estrema ha aperto la via ai brutti incontri. Mi sono circondato di persone sbagliate, sono andato alla deriva».

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