L’iPad lo uso solo per scrivere

In questa settimana ho sperimentato ad utilizzare meglio un iPad mini, nello specifico un modello di terza generazione con anche il modulo LTE integrato. Da un lato sono rimasto a bocca aperta, dall’altro non sono tornato indietro sulle mie posizioni.

Partiamo dalle note positive. Usare questo tablet è qualcosa di fantastico ancora oggi. Non riesco sinceramente a capire come Apple abbia deciso (indirettamente ancora) di abbandonare questo taglio di dimensioni in favore solamente dei modelli più grandi. Il mercato in parte chiamerà quella soluzione, ma è innegabile che a livello di portabilità, ad oggi, iPad mini non è secondo a nessuno.

Le note negative riguardano invece iOS. Sì, è cresciuto, migliorato e per alcuni aspetti anche io ho cambiato alcuni dei miei workflow quotidiani, ma non fa ancora per me in ambito lavorativo. Rispetto anche solo a macOS ci sono tante limitazioni che partono dall’effettuare delle operazioni con un (bel) po’ più di lentezza e macchinosità fino ad arrivare ad una gestione chiusa del prodotto in sé per sè.

Concludo dicendo che ad oggi per me un iPad è una spesa accessoria che non rientra nei miei piani. Innegabilmente è un prodotto comodo da usare e piacevole, ma non può sostituire in toto il mio notebook. Ho valutato se effettivamente prendere oppure no nuovamente un iPad in pianta stabile per magari portarlo in giro il weekend viaggiando più leggero, ma se sommiamo tutti i componenti (tra cui il peso del notebook confrontato con quello del tablet + la custodia e la tastiera) beh non so se ne valga realmente la pena ad oggi spendere anche solo 400 euro solamente per scriverci. Funziona meglio in alcuni ambiti ed è estremamente rapido in altri, ma lavorare seriamente per me è tutta un’altra cosa ed ancora non sono entrato nell’ottica di abbandonare il pc per questo.

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