Due parole: Apple e la questione delle batterie degli iPhone

Apple, a modo suo, l’ha combinata grossa con le batterie degli iPhone e le CPU depotenziate senza alcuna comunicazione.


In questo giovedì povero di notizie, volevo fare con voi due chiacchiere in merito al discorso (o caos) dei Apple sulle limitazioni prestazionali sugli smartphone con una batteria usurata.

Ormai è emerso, dopo una lunghissima rincorsa, ed anche la stessa azienda ha confermato questo aspetto attraverso una nota ufficiale. In sostanza, per farla breve, iOS andava a depotenziare le prestazioni del processore degli ultimi iPhone di fronte ad una batteria in pessima condizioni.

Potremo stare qui a discutere sul fatto che sia giusto o sbagliato per ore, tanto il coltello dalla parte del manico non lo abbiamo noi ma loro così come i nostri soldi spesi per i loro prodotti. Adattarsi e prendere una propria posizione è l’unica soluzione attendibile, almeno per ora.

Personalmente ciò che non mando giù è la completa assenza di comunicazione. Nessuno vieta delle operazioni simili, anzi in cuor suo Apple lo ha fatto per preservare il dispositivo in un certo senso, ma comunicarlo costa meno di zero e lascia il consumatore ancora più felice. La figuraccia mediatica, con relativa ammissione di colpa a frittata fatta, era ampiamente evitabile. Come? Basta guardare la semplice immagine ad inizio articolo. Nulla di complesso, nulla di straordinario se non una piccola implementazione software.

Eppure nel 2017 pare che a Cupertino le soluzioni semplici non piacciano più ed anzi l’azienda preferisca quasi mostrarsi debole su un fianco per fare poi pubblica ammenda e risollevarsi forte del potere che ha ormai il brand sul consumatore.

Non credo che non ci siano arrivati (cavolo sono pagati anche per questo), più che altro sospetto che si tratti della classica mossa di Apple per cui o tutto è bianco o tutto è nero. Niente vie di mezzo e niente situazioni di stallo intermedie per evitare di avere un prodotto a metà fra tutte le soluzione da loro pensate e non vicino a cosa io, utente pagante, possa volere.

Al netto dell’obsolescenza tecnologica, voi non vi sentireste un po’ presi in giro da un’azienda che decide in maniera autoritaria una cosa simile?

Impostazioni privacy