DPCM, i Nas controllano piscine e palestre in tutta Italia

In corso su tutta la penisola controlli dei Nas su piscine e palestre per verificare l’adeguamento delle strutture al nuovo DPCM

Palestre e piscine nell’occhio del ciclone. Dopo una settimana di tensione sull’argomento, il Governo ha deciso di dare un’ulteriore possibilità alle strutture che praticano sport al chiuso.

Conte ha affermato in conferenza stampa che gli impianti avranno 7 giorni di tempo (quindi fino al 25 ottobre) per mettersi in regola con le nuove norme in materia di prevenzione al Coronavirus.

Secondo il Presidente del Consiglio, infatti, nei giorni scorsi sono arrivate notizie contrastanti sui dati dei contagi: per molti le strutture sportive non erano causa di focolai, mentre altri ministri erano in forte disaccordo.

E, secondo quanto riportato dall’Ansa, in queste ore il reparto Nas dei Carabinieri sta procedendo con controlli a tappeto in tutte le palestre e le piscine d’Italia per verificare l’attuazione dei protocolli anti-Covid.

Nas nelle strutture sportive: controllato il Centro Tecnico di Nuoto

DPCM, i Nas controllano piscine e palestre in tutta Italia
Centro Tecnico Nuoto Frosinone

Tra i tanti impianti controllati c’è anche il centro tecnico di nuoto di Frosinone, che è stato affidato alla Federazione Nuoto dal Comune.

La verifica è stata positiva, non sono state rilevate problematiche di sorta. La notizia, ovviamente, ha fatto piacere al presidente Fin Paolo Barelli che ha dichiarato:

“Noi dello sport siamo contenti di questa attività perché improntati alla lealtà e al rispetto delle regole. – ha spiegato all’Ansa- Se poi dovesse emergere qualche singolo non a posto con le norme, è giusto che paghi”.

Il mondo dello sport, però si sente anche un po accerchiato negli ultimi giorni. Il Ministro Spadafora in primis si sta adoperando per studiare un nuovo protocollo, ma l’impressione è che ci sia un accanimento verso le attività fisiche al chiuso:

“Naturalmente, da cittadini, ci aspettiamo che gli stessi controlli vengano effettuati in cinema, teatri, ristoranti…“, ha affermato polemicamente Barelli.

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