Scivolone od incomprensione? Nelle ultime ore Roberto Burioni è stato smentito dal San Raffaele, l’ospedale dove lavora. Ecco perché.
Roberto Burioni ci ha abituato, negli anni, a dichiarazioni social piuttosto veementi.
Il ricercatore ed immunologo, infatti, ha raggiunto negli ultimi anni una fama non da poco: da sempre schierato contro i NoVax ha fatto della divulgazione scientifica la sua cifra sui social network.
Nelle ultime ore, però, un suo tweet ha scatenato una vera e propria polemica, fomentata anche dalla risposta piuttosto secca arrivata dall’ospedale presso il quale il professor Burioni lavora: il San Raffaele.
Burioni smentito dal San Raffaele, il web impazzisce
+++ Attenzione: da questo momento fino a nuovo ordine i Wikipardi Da Vinci del web devono indirizzare la loro intelligenza suprema non più sulla virologia o sulla politica statunitense ma sui vaccini e sulla tecnologia per produrli. Questo per il bene del mondo. Grazie.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) November 9, 2020
Sicuramente avere a che fare ogni giorno con persone che negano il Covid-19, rifiutano la possibilità dei vaccini (anche di quello del Coronavirus) e utilizzano curiosi strumenti difensivi non deve essere facile.
Lo sa bene Roberto Burioni che, sui suoi social, spesso si lascia andare a constatazioni e commenti decisamente poco neutri.
La polemica delle ultime ore, però, è nata da un post che il professore ha deciso di condividere sul suo profilo Twitter riguardante le morti da Coronavirus.
Alcuni dicono che i pronto soccorso sono affollati da persone in preda al panico, e può essere vero.
Ma quelle…
Pubblicato da Medical Facts di Roberto Burioni su Martedì 10 novembre 2020
La richiesta del professore è quella di smetterla con le bugie.
E non lo chiede una, ma tre volte.
Il suo post, però, è stato di certo frainteso dalla direzione dell’ospedale San Raffaele, dove Burioni è insegnante.
L’intenzione del tweet era quella di sottolineare le falsità delle notizie divulgate da chi vuole minimizzare il problema legato alla pandemia di Coronavirus.
Che negli ospedali ci sia un aumento di persone spaventate e terrorizzate sicuramente sarà vero.
Ma, per Burioni, tutte le persone che stanno, purtroppo, perdendo la vita a causa del virus non sono di certo “spinte dal panico”.
La risposta del San Raffele, però, non si è fatta aspettare ed ha dato via ad un’accesa polemica online.
“Pur riconoscendo l’autonomia di espressione, il Gruppo San Donato e l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano lo invitano a considerazioni più rispettose della verità e del lavoro altrui. Il Gruppo si discosta dal pensiero del professore, in quanto le sue considerazioni sono del tutto infondate dal momento che non è a conoscenza della realtà clinica che si vive nei pronto soccorso e nei reparti Covid”
Questo, secondo quanto riportato dal Messaggero è quanto si legge nella nota diffusa dall’ospedale.
Sui social si è scatenata, quindi, un’accesa polemica:
“…Le sue considerazioni sono del tutto infondate. Non è a conoscenza della realtà clinica…”. Caro Burioni, benvenuto nel mondo dei “diffidati”. Chi di diffida colpisce, di diffida perisce… https://t.co/tdxGdQCZUP @RobertoBurioni @stampasgarbi @Libero_official @Adnkronos
— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) November 11, 2020
Diciamo che quando contestavo l’idea di fare raccolta fondi per il San Raffaele avevo le mie ragioni.
Parecchie, come si può vedere in queste ore.— Stefano Barazzetta (@stebaraz) November 11, 2020
Mi dev’essere sfuggita la nota con cui il #SanRaffaele prendeva le distanze da affermazioni come “il virus è clinicamente morto”.
— Mangino Brioches (@manginobrioches) November 11, 2020
Infastiditi dal fatto che Burioni è allarmato per la situazione nei Pronto Soccorso (un dato difficile da discutere) il gruppo San Raffaele (suo datore di lavoro) si sente in dovere di replicare pubblicamente che non è vero. Così, genericamente, come un bimbo col pallone.
— massimo mantellini (@mante) November 11, 2020
Tempi duri per Bubu #Burioni. Viene smentito dallo stesso ospedale dove lavora! La sua cialtroneria è stata smascherata. #COVID19 pic.twitter.com/hK1Bu6LvXU
— AlessandraOd00 (@AlessandraOdri) November 11, 2020
Magari grazie al caso San Donato-Burioni in tanti apriranno finalmente gli occhi su quel che veramente è la sanità privata Lombarda.
Sono troppo ottimista, me ne rendo conto.— Stefano Barazzetta (@stebaraz) November 11, 2020
Il Codacons interviene e chiede la chiusura del profilo Twitter di Burioni
I posti letto scarseggiano e i pronto soccorso non riescono a far fronte ai numerosi accessi da parte dei cittadini, con conseguenze pericolosissime sul fronte delle cure prestate ai pazienti ❌https://t.co/DC93S3Z06t
▪️#COVID19 #covid_19 #COVID #coronavirus— Codacons (@Codacons) November 11, 2020
Come riportato da AdnKronos, il Codacons ha deciso di intervenire sulla questione Burioni contro San Raffaele.
L’azienda per i diritti dei consumatori ha avanzato una richiesta decisamente importante: vogliono che il profilo Twitter di Roberto Burioni venga chiuso.
“Ancora una volta Burioni non perde occasione per tacere e accendere tensioni in un momento delicatissimo per la sanità italiana e per il paese” sostiene Codacons, secondo la nota riportata da AdnKronos.
“L’ennesima inutile polemica” sollevata da Burioni sarebbe da reputare dannosa e sospetta dati i suoi collegamenti con troppo trasparenti con alcune società farmaceutiche.
Questo è quanto sostiene il movimento dei consumatori che chiede a gran voce la chiusura del profilo Twitter di Roberto Burioni.
Seguiremo per voi tutti gli aggiornamenti.