Chiara Ferragni parla di “essere una donna nel 2020”: bufera web

Chiara Ferragni ha deciso di raccontare cosa significa essere donna nel 2020 usando il suo account Instagram. I dettagli.

Un discorso davvero articolato. La Ferragni per non dimenticarsi nulla ha scritto tutto su alcuni fogli. Un discorso per lei molto sentito e doveroso.

Molti sono stati toccati dritti al cuore dallo sguardo diretto della donna nei confronti della sua fotocamera.

Un discorso fatto con il cuore e con la mente, senza risparmiarsi nulla.

Chiara Ferragni racconta l’essere donna nel 2020 from web source

Nel suo discorso Chiara Ferragni, da poco agli onori della ribalta per i 2 milioni per i lavoratori dello spettacolo, ha parlato di una battaglia da vivere e combattere tutti insieme.

Non solo per le donne, ma per la dignità di una società migliore

Di seguito riporteremo in modo molto approfondito quanto da lei dichiarato.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Chiara Ferragni ✨ (@chiaraferragni)

Il discorso di Chiara Ferragni che punta al cuore delle persone: “Essere donna nel 2020”

Il problema secondo me è che la nostra società è ancora molto maschilista, in cui le donne vengono giudicate in maniera differente“. In questo modo inizia il lungo discorso di Chiara Ferragni.

Secondo la mamma di Leo, Chiara Ferragni, spesse volte questo giudizio non proviene solamente dagli uomini, ma “dalle donne stesse che sono sempre pronte ad accusarsi a vicenda”.

Dopodiché la Ferragni punta il dito contro i media che spesse volte tendono a fare, secondo il suo punto di vista, due pesi e due misure.

Secondo l’imprenditrice digitale nei fatti di cronaca spesse volte quando ad uccidere sono gli uomini si parla di “omicidi passionali”, di “vendette di gelosia” o cose simili.

Per la Ferragni ogni volta che nei fatti di cronaca si parla di femminicidi molti media tendono a cercare delle giustificazioni.

Era un brav’uomo od altre cose del genere costituiscono dettagli che in una narrazione non andrebbero fatti perché in questo modo stai già dando un giudizio tu da media” tuona Chiara Ferragni.

A ciò poi precisa che questo tipo di giudizi possono “influenzare tantissimo le persone che leggono quel tipo di articolo che poi in un certo qual modo daranno la colpa di quello che è successo in parte anche la donna che ha subito”.

Ed il discorso non è finito qui.

Chiara Ferragni si rivolge alle altre donne: “Noi dobbiamo essere unite”.

Chiara Ferragni nel suo discorso ha citato moltissimi casi di cronaca in cui la donna vittima di violenze ha poi subito gogne mediatiche.

A questo punto si è poi rivolta in modo molto forte, ma sentito, alle donne.

“Questi problemi di cui sto parlando sono problemi anche molto femminili, questi commenti vengono fatti anche da donne su altre donne“.

“Questo deve cambiare al più presto, dobbiamo sostenerci per noi stesse e per le future generazioni” chiede fortemente Chiara.

“Ho pensato molto a quanto sia brutto che utilizziamo termini dispregiativi come t***a l’una contro l’altra solo perché ci siamo antipatiche”.

“Questo è il momento secondo me di cambiare le cose, io sono in una posizione molto privilegiata e cerco sempre di fare approfondimento parlandone con chi mi scrive e cercando di parlarne”.

Al termine del suo video, che abbiamo riportato, Chiara Ferragni conclude con un appello molto importante.

Questa battaglia dobbiamo viverla e combatterla tutti quanti insieme e spero che questo discorso vi sia servito a capire che bisogna cambiare le cose per costruire una società migliore”.

L’appello di Chiara Ferragni: quando una donna parla alle altre donne per “ottenere una società migliore”

Il discorso di Chiara Ferragni ha subito generato un forte dibattito sul web.

Da un lato c’è chi si è sentito toccato profondamente dalle parole della Ferragni e dall’altro chi invece l’ha accusata di un ennesimo palcoscenico.

Chiara Ferragni, 22 milioni di followers, ha affrontato uno dei tempi più importanti della nostra epoca. 

Ha chiesto a gran voce di essere uniti e di combattere assieme per una società migliore.

Le reazioni dal web.

 

Impostazioni privacy