Vaccino Covid, Speranza: “Presenteremo il piano a dicembre”

Il Piano del Ministero della Salute per il vaccino Covid sarà presentato il 2 dicembre. I vaccini saranno centralizzati

Vaccino Covid, Speranza: "Presenteremo il piano a dicembre"
Il Ministro della Salute

La pandemia continua a imperversare in questi giorni, con l’Italia che è vicinissima a raggiungere il picco della seconda ondata.

A breve, però, dovrebbe essere disponibile il vaccino Covid che permetterà al virus di cominciare a regredire e tutti noi potremo mano mano tornare ad una vita normale.

Ancora non è certa la data di inizio distribuzione, così come la scelta del vaccino che tuttavia dovrebbe ricadere su quello di Pfizer o su quello di Moderna.

Nel frattempo Roberto Speranza ha spiegato come procederà l’iter nei prossimi giorni e come verrà acquistata la cura al Coronavirus: “Io sarò in Parlamento il 2 dicembre per presentare il piano strategico dei vaccini che stiamo costruendo – ha precisato – L’Italia ha iniziato a lavorare dal mese di maggio per promuovere un’iniziativa europea nel campo dei vaccini”.

Speranza: “Il vaccino Covid sarà centralizzato”

Vaccino Covid, Speranza: "Presenteremo il piano a dicembre"
Vaccini

I vaccini però vengono normalmente acquistati singolarmente dalle Regioni Italiane. In questo caso, invece, ci si muoverà di forma differente.

L’acquisto infatti sarà centralizzato e gestito dallo Stato, così come spiegato dal Ministro della Salute, che ha inoltre precisato: “Verranno fatte tutte le verifiche affinché il vaccino che sarà distribuito sia efficace e sicuro“.

Questo per tranquillizzare tutte le persone che avevano cominciato ad avere dei dubbi dopo le parole del virologo Crisanti, che aveva affermato di non volersi vaccinare fin quando non saranno pubblicati dati più chiari e effettuati ulteriori test.

Ad ogni modo Speranza raccomanda massima prudenza, nonostante l’indice RT si sia abbassato in questi ultimi giorni. Anche con il vaccino, infatti, ci saranno altre ondate di Coronavirus.

Il Governo ha paura e sa di non potersi permettere una terza chiusura di negozi e attività: la situazione è già grave adesso, e bisogna imparare dagli errori del passato.

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