Ma che cos’è il cotechino? Ecco la risposta ed il trucco per cucinarlo al meglio

Si avvicina l’ultimo dell’anno e, con lui, la tradizione legata al cibo a tavola: scopriamo il segreto per cucinare il cotechino al meglio!

Ci dispiace per tutti i vegetariani e vegani all’ascolto ma, purtroppo, quando si tratta del cenone del 31 Dicembre c’è una tradizione alla quale è difficile rinunciare.

Se hai ancora dubbi su quale sia il modo migliore per preparare il pezzo forte della cena di Capodanno non preoccuparti.
Ecco tutti i segreti ed i passaggi per cucinare il piatto perfetto senza scordarci, ovviamente, del contorno di lenticchie!

Cotechino dell’ultimo dell’anno: che cos’è, perché lo mangiamo e come si cucina!

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(fonte: Unsplash)

Vi abbiamo già parlato di quanto siano importanti le lenticchie nella notte del 31 Dicembre; bene, oggi cerchiamo di capire come si cucina il cotechino!

Certo, bisognerà partire prima dalle basi: che cos’è questo alimento che mangiamo tutti gli anni e, soprattutto, perché la fa da padrone a Capodanno?
La risposta, ovviamente, ve la possiamo dare noi.

Dobbiamo tornare addirittura al 1400 e ringraziare Pico della Mirandola, un filosofo ed umanista fiorentino.
Secondo la legenda fu lui a consigliare ai suoi sudditi (i Mirandolesi) di macellare la carne dei suini e nasconderla nelle zampe e nelle cotenne dei suddetti.
Contro ogni aspettativa, questo piatto così grossolanamente eseguito è risultato squisito ed ecco che, più di 600 anni dopo, lo portiamo ancora sulle nostre tavole.

Per chi non lo sapesse, infatti, ci sono due tipi di “cotechino” ma, molto probabilmente, hai mangiato sia l’uno che l’altro senza sapere di cosa si trattasse.
Dopotutto, quello che ci interessa, è che sia morbido e gustoso!

La differenza principale riguarda, appunto, il “contenitore” della carne: nello zampone l’involucro è la zampa del maiale.
Nel cotechino classico, invece, l’involucro è il budello (che può essere artificiale o naturale).
Entrambi, comunque, sono riempiti con la stessa carne e spezie!

Bene, arrivati a questo punto, dopo aver chiarito che cosa sia il cotechino non abbiamo ancora capito tanto bene perché si mangia.
Come dicevamo sopra la leggenda vuole che sia stato Pico della Mirandola a consigliarlo ai suoi sudditi, durante un assedio.

Visto che la mezzanotte tra il 31 Dicembre ed il 1 Gennaio è certamente quella dove l’augurio che tutto vada per il meglio è fondamentale, il cotechino servirebbe ad assicurarsi la fortuna delle stelle.

Certo, l’oroscopo del 2021 ha già stabilito quali saranno i quattro segni più fortunati del prossimo anno.
Se, però, volete anche voi un pizzico di positività e buona sorte nelle vostre vite non potete assolutamente rinunciare al cotechino!

Se ha aiutato gli abitanti di Mirandola durante un assedio, di certo potrà fare qualcosa anche per voi.
Mettiamolo, poi, in un piatto con le lenticchie (che simboleggiano le monete) ed il gioco è fatto!

Ora che abbiamo capito quanto sia importante e che cosa sia il cotechino, ecco che possiamo passare al segreto per cucinarlo al meglio.

Si tratta di un piccolo particolare che, però, cambia veramente il gusto ed il sapore del tuo cotechino.
Prima di iniziare a cuocerlo, infatti, dovrai… bucare il tuo cotechino con la forchetta!

In molti, a quanto pare, gettano il cotechino dentro la pentola e lasciano che si cuocia, per qualche ora, senza controllarlo minimamente.
Una vecchia tradizione, poi, voleva che il cotechino venisse bucato con un ago o con uno stuzzicadenti.

Niente di più sbagliato!
Per cucinare il cotechino perfetto dovete prenderlo a… forchettate!
Lasciate uno spazio di qualche centimetro tra una forchettata e l’altra ma bucate la pelle su tutta la lunghezza del cotechino.

Vi permetterà di servire un piatto gustoso e veramente morbido all’interno che è, poi, lo scopo di ogni chef che si rispetti a Capodanno!

Un altro suggerimento è quello di fare attenzione alla cottura: ricordatevi di tastare, dopo un’oretta, il vostro cotechino per assicurarvi che abbia la giusta consistenza.
Se la fiamma del vostro fornello, anche quando impostata al minimo, è troppo alta meglio spostare la pentola su di un lato, in modo da lasciare che si riscaldi solo una parte.

Fate attenzione a non usare casseruole in alluminio (vi abbiamo spiegato qui quali sono i rischi di questo composto) e vedrete che il più è fatto.

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(fonte: Pixabay)

Bene, ora siete pronti non solo per cucinare il cotechino perfetto ma anche per sconvolgere gli invitati con la vostra profondissima conoscenza delle tradizioni di Capodanno.

Ovviamente, dati i DPCM, quest’anno potrete raccontare la tradizione del cotechino solo a pochi congiunti ma non preoccupatevi.

Ci rifaremo presto!

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