Assemblea da brividi per il M5S: ‘Traditori vi sputeranno addosso’, volano stracci

La situazione è andata un po’ oltre le righe: assemblea da record di 40 ore per il M5S! Nervi tesi e dichiarazioni forti, ecco lo stravolgimento dei piani.

Si parla letteralmente di qualcosa di sconvolgente, perché le parole dei deputati e di Giuseppe Conte leader del Movimento cinque Stelle, siglato M5S, lasciano tutti a bocca aperta. Accuse di tradimento e rottura dell’alleanza: quale sarà lo scenario al quale l’Italia dovrà prepararsi? L’assemblea online ha destabilizzato partecipanti e non, sia per lo svolgimento della situazione che per i continui attacchi che segnano il futuro politico del Paese.

assemblea M5S Giuseppe Conte
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Si è tenuta online l’assemblea del M5S, durante il dibattito ne sono successe di ogni. Tra deputati e senatori c’è stato chi si è collegato dal mare, a chi la connessione proprio non andava, ma anche chi non le ha mandate a dire.

La tensione è già molta, anche a causa della precedente questione che riguarda le due fazioni. Infatti, la situazione ha iniziato a degenerare quando la prima ha deciso di sostenere la linea contiana cioè quella che durante la votazione del Decreto aiuti ha deciso di uscire dalla stanza del voto e di opporsi, tranne i cosiddetti “governisti” i quali sono invece dalla parte del Premier Mario Draghi.

Così, reduci dallo spiacevole episodio, deputati e senatori si sono confrontati su quello successivo, incendiando la camera virtuale di Zoom, e svelando dei retroscena preoccupanti riguardanti il contesto politico italiano.

Assemblea M5S: le parole di veleno e lo scontro

Non sono le prime dichiarazioni forti che rendono preoccupante lo scenario politico. Di recente, lo stesso Conte ha parlato di mancanza di stabilità politica, mettendo nero su bianco la situazione sempre più complessa da affrontare e le possibili conseguenze. L’assemblea ha generato non poco scalpore, ecco la resa dei conti.

M5S Conte e dibattito
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Questa volta non è solo l’ex Premier a parlare, ma sulla scia della sua analisi politica futura, sono i filo-contiani che sostengono fortemente la sua causa. Sono state 40 le ore passate a a fare la riunione, un tempo da record che testimonia la mancanza di coesione.

Questo è un gravissimo problema, guaio che rende l’Italia un attore molto debole nello scenario politico internazionale.

Conte ribadisce che un sistema politico eccessivamente fratturato è un sintomo di debolezza davanti agli occhi di attori esterni. Proprio per questo è necessario trovare una via d’uscita. Di certo, parlarne e denunciare queste condizioni per i sostenitori di Conte è il primo passo per affrontare il contesto difficile.

E’ il coordinatore del M5S della Puglia, Leonardo Donno ad affermare quanto segue:

“Traditori che vorrebbero indebolire il M5S e Conte solo per tutelare i posti di potere e le poltrone.” 

Questo perché criticano la mancanza di coesione dentro il proprio gruppo, definendo appunto coloro i quali hanno compiuto il gesto di sostegno a Draghi, circa 19, come dei “governisti traditori”, un’accusa molto pesante. Di contro, questi si pronunciano dicendo che fare opposizione non porterà da nessuna parte.

La situazione è difficile sotto ogni fronte, testimonianza la presenza del superbonus come via d’uscita per i contribuenti, perché i disagi continuano a sussistere. Nulla si è ancora placato, la distanza tra Conte e Draghi rimane, e la frattura interna al M5S continua. Il popolo dovrà prepararsi assumendo un propria linea politica, perché i cambiamenti non saranno pochi.

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