Non potrete vivere senza iPhone 7: parola di Tim Cook

Dopo una trimestrale deludente il titolo in borsa di Apple ha iniziato a precipitare segnando l’11% di vendite sul mercato azionario andando in rosso per 8 giorni consecutivi, cosa che non succedeva dal 1998.
In merito a questo Tim Cook è stato ospite di Jim Cramer nel programma Mad Money, trasmissione di approfondimento finanziario del network americano CNBS.

Cook

L’amministratore delegato ha parlato soprattutto di iPhone: lo smartphone di Apple è senza dubbio il prodotto di punta dell’azienda che da solo è in grado di fare il 66% dei profitti. Dopo il trimestre negativo Cook si è esposto per la prima volta promettendo che:

Abbiamo grandi novità in cantiere, come un nuovo iPhone che incentiverà voi e le altre persone che hanno iPhone ad aggiornare a nuove generazioni di iPhone.
Il chiaro riferimento è ad iPhone 7, che dovrà risollevare le aspettative che iPhone 6s non è stato in grado di soddisfare avendo portato poche innovazione rispetto al precedente modello.
Se il passaggio da iPhone 5S ad iPhone 6 era incentivato dalle dimensioni del display ora la sfida dell’azienda si fa più ostica, ma Tim Cook ha dichiarato che:

Stiamo per darvi dei prodotti di cui non potrete fare a meno e che oggi non sapete di averne bisogno.
Questo è sempre stato l’obiettivo di Apple, fare prodotti che arricchiscono la vita delle persone, che guardandosi indietro dicono “come ho fatto a vivere senza questo?”.

Sicuramente grandi promesse che assomigliano più che altro a promesse elettorali, ma la palla è nelle mani di Cupertino. Vedremo se l’azienda sarà  in grado di portare l’entusiasmo e l’euforia degli annunci di Steve Jobs.

Vi lasciamo l’intervista integrale di Jim Cramer a Tim Cook nella quale ha parlato, oltre che di iPhone 7, anche dei servizi cloud di Apple, di Apple Watch, di mercati emergenti come India e Cina. Non manca poi un riferimento alla diatriba che ha visto Apple contrapposta all’FBI:

Abbiamo sempre pensato che creare una backdoor sarebbe stato pericoloso per i nostri clienti e per l’America. Semplicemente, ci siamo riuniti e abbiamo deciso che non avevamo intenzione di farlo, quindi abbiamo accettato di confrontarci in giudizio con il Dipartimento di Giustizia.

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