Covid, in Corea del Nord fucilato. Gli italiani votano: carcere

Cosa succede se non si rispettano le norme anti covid. In Corea del Nord fucilazione pubblica, gli italiani votano per il carcere

La notizia riportata dal Dailymail riporta di una pubblica fucilazione per un cittadino della Nord Corea reo di aver violato le norme anti covid. In particolare la vittima, un uomo sulla cinquantina, è stato accusato di contrabbando con la Cina. La fucilazione pubblica, riporta sempre il dailymail, viene usato dal regime di Kim Jong-un per incutere terrore nella popolazione e scongiurare comportamenti ritenuti ‘sovversivi’.

Hanno tenuto un’esecuzione pubblica con un plotone di esecuzione per minacciare i residenti qui nella zona di confine, perché ci sono stati molti contatti con le persone dall’altra parte del confine, incluso un sacco di contrabbando“. Queste le dichiarazioni di una fonte riportate dal Daily mail che confermerebbero le altissime misure restrittive per fronteggiare la pandemia da covid 19 anche se la Corea del Nord non ha ufficializzato nessun caso di positività sul suo territorio.

Studio Censis, gli italiano votano il carcere

In Italia il dibattito sulle misure restrittive adottate per arginare i numeri di una pandemia che continuano a preoccupare. In particolare nelle ultime ore, e condizionato dalle notizie che arrivano dal mondo, il dibattito si è focalizzato sulle pene per le persone che non rispettano i Dpcm in vigore. A sorpresa, gli italiani votano per il carcere nei confronti di chi viola la quarantena

Covid, gli italiani votano: carcere per chi viola la quarantena
Covid, gli italiani votano: carcere per chi viola la quarantena (websource)

La tanto temuta stretta sul Natale, alla fine, è arrivata: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato le nuove misure in vista delle festività. Per contrastare l’epidemia da Covid ha prevalso la linea dura. Eppure, gli italiani sembrano condividere questa fermezza. Severità nei confronti di chi si ostina a non usare la mascherina, o per chi viola la quarantena. Voglia di fermezza che va di pari passo con la preoccupazione di chi sta perdendo il lavoro. Sono circa 5 milioni i lavoratori in nero che rischiano di perdere ogni sostegno.

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E questo dato allarmante scatena la reazione degli italiani, che secondo l’ultimo dato del Censis nel 54esimo rapporto sulla situazione sociale del nostro Paese, vede crescere l’apprensione per il lavoro e la voglia di severità per chi non rispetta le norme anti Covid. Il 57.8% dei cittadini italiani è disposto a rinunciare alle libertà personali pur di tutelare la salute collettiva. Questa percentuale è favorevole a lasciare al Governo le decisioni su come gestire la vita sociale e la libertà di movimento.

Il 38.5% si dice pronto a rinunciare anche ai propri diritti civili pur di avere un maggiore benessere economico. Perfino libertà di opinione, di organizzarsi in sindacati e fare sciopero viene messa in discussione. E poi c’è il dato più significativo: ben il 77.1% degli italiani spinge per sanzioni molto severe per chi non indossa la mascherina e per chi non rispetta le regole basilari: vale a dire distanziamento sociale e quarantena obbligatoria.

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