Chi voleva Maradona morto? La risposta di Diego jr gela lo studio della d’Urso

Dichiarazioni molto importanti e che cercano di far luce su tutti i misteri ancora sospesi sulla morte del Pibe de Oro, Diego Armando Maradona.

Il mondo intero si interroga ancora su tutti i punti misteriosi sulla morte di Maradona che anche ora crea forti polemiche in Argentina e non solo. Molteplici video sono stati mostrati durante la trasmissione Live non è la d’Urso dove Maradona molteplici volte ha mostrato di avere fra le mani un bicchiere di vino.

Molteplici versioni ci sono sulla faccenda e chiarezza non è stata ancora fatta. Il problema della questione alcolici è solo uno dei tanti che ancora non riesce a trovare soluzione.

Troppi tasselli da dover comprendere e mettere a posto per ripercorrere le tappe della morte del calciatore più famoso della storia, el pibe de oro, Diego Armando Maradona.

Barbara d’Urso ha invitato in studio Maradona Jr assieme alla mamma Cristiana Sinagra ed agli avvocati provenienti direttamente dall’Argentina che sono intervenuti in Italia esclusivamente negli studi della d’Urso.

Vediamo in dettaglio.

Live non è la d’Urso: Barbara d’Urso alle prese con gli avvocati argentini e Maradona jr

live non è la d'urso maradona
live non è la d’urso maradona from mediaset

La conduttrice di Live non è la d’Urso, proprio su questi misteri, ha chiesto cosa ne pensasse a Diego Maradona Jr. che ha risposto: “Il mio pensiero non è assolutamente cambiato rispetto alla settimana scorsa. Io mi presenterò al processo, voglio sapere cosa è successo. Sono in attesa di poter partire per l’Argentina, da 15mila km è molto complicato poter gestire tutto. In Argentina si dicono non poche bugie. La mia posizione resta quella di voler sapere”.

In studio è intervenuto anche l’avvocato dell’infermiera di Maradona, Daiana Madrid, una figura avvolta dal mistero. Proprio lei ha trovato il corpo del calciatore più famoso della storia.

Il suo avvocato è intervenuto negli studi della d’Urso proprio per parlare della figura della sua assistita. Nonchè rivolgersi direttamente a Maradona Jr che, come precedentemente detto, chiede fortemente chiarezza.

L’avvocato presente in studio, in risposta ad una domanda molto diretta posta dalla bella conduttrice partenopea, ha infatti risposto: “Dobbiamo pensare a Maradona come un paziente con una grave dipendenza da alcol. Ogni paziente che ha dipendenze si restringe, si chiude e caccia tutte le persone che si frappongono fra lui e la dipendenza”.

Per poi aggiungere ulteriori dettagli sulla vicenda e sul coinvolgimento di altre persone dello staff sanitario dicendo: “E’ caduto il giorno 18, una settimana prima della morte. Era da solo quando è caduto. Maradona dopo l’operazione è stato dimesso ma a condizione di avere degli accompagnatori”. Anche in quel momento quindi Diego Armando Maradona era da solo.

All’altra avvocatessa presente in studio, Barbara ha chiesto alcune cose sulle due figlie Dalma e Gianinna che sembrano non siano andate mai o quasi mai a trovare il proprio papà. A tal proposito l’avvocatessa presente in studio ha risposto: Si, sono andate pochissime volte mentre una delle due mai”.

A questo punto Barbara si è poi rivolta a Maradona Jr chiedendo di esprimersi a riguardo e sulle sue sorelle. Diego prontamente ha risposto: “Barbara non so dire se queste dichiarazioni sono attendibili. Io, pur non potendo molto, leggevo che le mie sorelle fossero andate a trovarlo a turno. Ciò non toglie che lui dovesse essere assistito 24 ore su 24“.

In studio si è poi parlato anche della possibilità di una presunta responsabilità di qualche familiare per la morte di Maradona. Proprio a tal proposito Diego Sinagra ha risposto: “Ognuno si prende la responsabilità di ciò che dice, io da familiare difendo la mia famiglia. Nessuno di noi ha mai voluto e mai pensato di volerlo morto. E’ giusto che io da familiare possa specificare che nemmeno le mie zie o sorelle lo abbiano mai pensato”.

Diego si è quindi esposto nettamente a difesa delle proprie sorelle che più volte in queste settimane sono state accusate di avere delle responsabilità per la morte del loro papà.

“Purtroppo o per fortuna della vita personale delle persone non si sa tutto. Noi abbiamo rispettato sempre la volontà di nostro padre che fin quando l’ho visto io era capace di intendere e volere” conclude il figlio di Maradona.

 

 

 

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