Twitter, il patron Jack Dorsey sul ban a Trump: “E’ un fallimento”

Jack Dorsey, patron e fondatore di Twitter, ha voluto commentare la decisione del social di bannare l’account di Donald Trump

Jack Dorsey
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Continua il caos negli Stati Uniti: dopo l’assalto al Congresso Americano del 3 gennaio Donald Trump è stato prima bannato da Twitter e, nelle ultime ore, è stato anche messo sotto impeachment per la seconda volta.

Gli USA stanno attraversando un periodo davvero buio: oltre alle moltissime vittime dovute alla pandemia da coronavirus, la situazione politica è davvero drammatica e si spera che l’imminente insediamento di Biden alla Casa Bianca possa riportare un minimo di stabilità.

La democrazia è stata colpita duramente anche sui social network visto che l’ormai ex presidente è stato del tutto isolato: anche i suoi account su Facebook, Youtube, Snapchat e Twitch sono stati temporaneamente sospesi. Ma è stata la decisione di Twitter a far discutere di più, visto che era il social con cui maggiormente Trump riusciva a comunicare ed interagire con i suoi sostenitori.

La scelta del social di bannare il miliardario statunitense è stata spiegata dettagliatamente dal patron e fondatore di Twitter, Jack Dorsey, che proprio con alcuni tweet ha voluto fare alcune precisazioni e, nonostante ha ritenuto la decisione sostanzialmente giusta, ha lanciato un grido di allarme.

Jack Dorsey: “Ban a Trump precedente pericoloso”

Trump bannato da Twitter
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È un “fallimento da parte nostra nel promuovere una sana conversazione”, ha twittato Dorsey nelle ultime ore. In effetti, nonostante il social abbia privilegiato la sicurezza degli utenti, si tratta comunque di una decisione che va contro i principi di democrazia e libertà di parola.

Come dichiara lo stesso Dorsey, questa scelta “divide e limita le possibilità di spiegare, di riscattarsi, di imparare”. Inoltre la situazione creatasi ha creato un precedente decisamente pericoloso e che in futuro potrebbe portare a decisioni simili. E cosa succederà se i social dovessero decidere di isolare una persona semplicemente perchè professa idee in contrasto con le proprie credenze? Ai posteri l’ardua sentenza.

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