Marcell Jacobs, il dramma dietro il suo trionfo olimpico

Marcell Jacobs parla del dramma vissuto prima del suo trionfo olimpico

Questo è stato l’anno dell’Italia: abbiamo vinto gli Eurovision, gli europei di calcio e un sacco di medaglie alle Olimpiadi e alle Para Olimpiadi.

Tra i volti vincenti italiani del 2021 troviamo Lamont Marcell Jacobs Junior, il campione olimpico dei 100 metri piani e della staffetta 4 x 100 ai Giochi di Tokyo 2020.

Marcell Jacobs
(fonte: web source)

Marcell Jacobs ha lasciato tutti senza parole dopo la sua performance, ma l’arrivo al successo è stato lungo e faticoso.

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Durante la puntata di Verissimo, il 27enne si è lasciato andare a qualche confessione. Ci pensiamo noi a raccontarvi con cosa ha dovuto fare pace prima della meritata medaglia.

Marcell Jacobs, il dramma a Verissimo: “Ho chiuso la porta, che non ho mai riaperto

Marcell Jacobs è uno dei primi ospiti del primo appuntamento domenicale di Verissimo condotto da Silvia Toffanin.

Marcell Jacobs
(fonte: pagina ufficiale Verissimo)

La mia vita dal primo agosto è cambiata per sempre” racconta l’atleta: “All’inizio non avevo realizzato bene quello che era successo, a livello personale è cambiato tutto, e ho realizzato l’impresa quando ho abbracciato mio figlio tornando a casa da Tokyo“.

Marcell è tornato a casa vincente e entusiasta della sua medaglia d’oro. Per raggiungere questo obbiettivo ha dovuto sacrificarsi e ha confessato dei retroscena drammatici della sua esperienza sportiva e familiare.

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L’ospite della puntata ha raccontato di aver iniziato a lavorare con un mental coach per raggiungere la capacità mentale per affrontare in modo “sano” le gare.
Inizialmente ero dubbioso sull’utilizzo di un mental coach, perché significa che c’era qualcosa che non andava e che dovevo sbloccare“.
Dopo un periodo di riflessione e di lavoro mentale è giunto a questa conclusione: “La testa conta tanto quanto le gambe, va allenata. Ho vinto anche per questo“.

Lavorare con il mental coach ha permesso a Marcell di aggiustare alcuni drammi familiari al fine di raggiungere nuovi obbiettivi e premi.
L’atleta ha avuto per molti anni un problema di comunicazione con il padre e durante l’intervista a Verissimo rivela il suo percorso di crescita.
Mia mamma ha sempre cercato di darmi tutto quello che poteva, delle volte rimaneva a casa a lavorare e mi mandava a casa dei nonni per non farmi mancare niente, ma non ho mai avuto il ricordo di mio padre” racconta il campione olimpico.

E’ stato il mental coach ha dirgli che il rapporto con suo padre era fondamentale per primeggiare nel suo sport.
Ho perdonato mio padre ora, grazie anche alla mental coach.
Sui social con Facebook mi ha un po’ cercato negli anni, ma io avevo chiuso la porta che non ho mai riaperto“.

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Marcell è molto toccato, ma anche felice quando racconta la sua storia.
La mia mental coach però ha notato che c’era qualcosa che mi bloccava quando correvo, dovevo fare pace con me stesso e anche con questo lato della mia famiglia. Egoisticamente, l’ho ricercato, e così dal nulla gli ho riscritto per sapere come stava, l’ho fatto per me, poi piano piano abbiamo iniziato a parlare e abbiamo ricostruito il nostro rapporto“.

Nella mia mente non c’è più quel muro che c’era prima. Giusto dare una nuova possibilità a chi ti ha messo al mondo conclude il campione olimpico.

Marcell Jacobs
(fonte: profilo Instagram @crazylongjumper)

Marcell Jacobs oltre a farci emozionare durante la sua performance a Tokyo 2020, ci ha fatto venire i brividi nuovamente con questa confessione.
Sembra un atleta sicuro e senza lati deboli, ma anche lui ha dovuto superare dei difficili drammi e ostacoli nella sua vita per uscirne più forte di prima

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